ROCCARAINOLA- (di Nello Lauro- Il Mattino) Fuoco, fiamme, fumo e danni. Un crescendo infernale che ha devastato la scorsa notte il monte Fellino nel tratto compreso tra i comuni di Cicciano e Roccarainola. Un boato ha squarciato intorno alle 23 la quiete delle campagne e questa parte della foresta demaniale di oltre 900 ettari che abbraccia le province di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta con diverse piante rare e pregiate e con due ettari riservati a uno dei 16 vivai più importanti della Campania. Il rogo ha preso il via nei pressi della ditta Albatross, azienda leader nel settore della segnaletica nautica di soccorso. Qui sul monte Fellino e nella omonima località, dove si trova anche uno dei acquedotti gestiti dalla regione Campania, la ditta ha 4 capannoni: è andato a fuoco quello dei manufatti già completati, insieme a un mezzo per sollevare i materiali mentre un furgone è rimasto seriamente danneggiato. Da subito la situazione è apparsa difficile con le lingue di fuoco che hanno divorato in un amen il deposito e hanno incenerito gli alberi. A dare l’allarme il custode della ditta in ferie da giovedì della scorsa settimana: in poco tempo sono arrivati i carabinieri della stazione di Roccarainola e i mezzi dei vigili del fuoco di Nola a cui si sono aggiunti i rinforzi di quelli di Napoli. Un lavoro lunghissimo per cercare di circoscrivere il maestoso incendio visibile dalla pianura e che sembrava la scenografia di un film. Dodici ore di lavoro per venire a capo del fuoco – l’attività dei vigili è stata favorita in parte anche dall’assenza o quasi del vento che soffia sovente da questi parti – e per mettere in sicurezza gli altri tre capannoni della ditta dove c’è anche polvere pirica per preparare le segnalazioni nautiche. Diverse le telefonate notturne al centralino dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine locali per segnalare l’accaduto anche perché oltre a un paio di abitazioni a valle, nei pressi del santuario della Madonna degli Angeli di Cicciano, c’è un impianto di distribuzione di gas-metano della Napoletana gas. Nessuna persona risulta ferita o intossicata dal rogo notturno e ora i militari della compagnia di Nola, agli ordini del capitano Michele Capurso, stanno indagando sulle cause dell’incendio. Doloso o accidentale? Difficile dirlo: gli investigatori non si sbilanciano senza prima aver verificato tutta la dinamica magari visionando le immagini delle telecamere della ditta e al momento non è stato trovato alcun oggetto o liquido sospetto. Tra le ipotesi al vaglio anche i roghi provocati per aprire i varchi ai greggi ma in ogni caso questa è una zona ad alto rischio incendio e già da diversi anni sono molteplici i roghi che hanno devastato la splendida vegetazione del monte Fellino. Una situazione pericolosa che ha provocato la reazione di Raffaele De Simone, primo cittadino di Roccarainola: “È fondamentale svolgere un’attività di prevenzione sul territorio con almeno 60 giornate di questi uomini che spesso hanno salvato il salvabile. Ma purtroppo da quando la Regione Campania ha operato dei tagli fra gli stagionali della Comunità montana la situazione è diventata ancora più difficile perché diventa appunto più problematico predisporre un’efficace azione di manutenzione e di controllo in tutta l’area di competenza, speriamo che questo sia solo un episodio anche perché da soli non riusciamo a gestire tutto il nostro territorio”.