sabato, Gennaio 11, 2025
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Gigli, le botteghe d’arte cartapestaia avranno logo della Regione: via alla valorizzazione

Rivestimento della bottega Tudisco (fonte foto: pagina Facebook)
Rivestimento della bottega Tudisco (fonte foto: pagina Facebook)

NOLA- Occasione di rilancio e valorizzazione per le botteghe di Nola, soprattutto quelle che lavorano la cartapesta. Sono stati infatti approvati dalla Regione Campania i criteri per l’individuazione e le modalità di rilevazione dei locali, dei negozi e delle botteghe d’arte e degli antichi mestieri a rilevanza storica nonché delle imprese storiche ultracentenarie della Campania (delibera di Giunta regionale n. 312 del 08/08/2014, pubblicata sul BURC n. 58 dell’11/08/2014).

 

La misura, promossa dalla giunta Caldoro con il coordinamento dell’assessorato alle Attività produttive, va ad integrare quanto disposto dalla legge regionale n. 11 del 10/03/2014 inerente la “valorizzazione dei locali, dei negozi, delle botteghe d’arte e degli antichi mestieri a rilevanza storica e delle imprese storiche ultracentenarie della Campania”. I criteri di individuazione e rilevazione delle botteghe storiche campane sono finalizzati a salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico, imprenditoriale ed economico rappresentato dagli esercizi commerciali e dalle imprese storiche ultracentenarie connotate da particolare valenza storica, artistica e culturale.

Per quanto riguarda Nola, questo “bando” consentirà di valorizzare soprattutto le botteghe della cartapesta che da decenni aspettano un rilancio legato per esempio al museo di piazza d’Armi che allo stato è solo uno scheletro senza fondi e senza futuro. Sono tre le botteghe d’arte ufficiali a Nola, che lavorano anche e soprattutto in relazione alla festa dei gigli, ed hanno una lunga storia. La più antica bottega nolana, nata nel 1889, è la Tudisco.

 

I Comuni, sulla base dei criteri previsti dalla delibera, potranno individuare i locali, i negozi, le botteghe d’arte e degli antichi mestieri a rilevanza storica, nonché le imprese storiche ltracentenarie presenti sul proprio territorio e trasmettere alla Regione Campania i relativi elenchi. Sulla base di tali elenchi comunali, sarà predisposto ed aggiornato l’elenco ed il registro regionale. La delibera ha inoltre definito i loghi che potranno essere utilizzati dalle imprese iscritte in tali elenchi o registri per valorizzarne l’identità ed il riconoscimento.

 

“La misura destinata alle botteghe storiche campane conferma quanto già messo in campo per la disciplina e la promozione del commercio e dell’artigianato. Con questo intervento intendiamo promuovere nello specifico una realtà produttiva preziosa come quella delle botteghe di antica tradizione. Un tessuto produttivo che va preservato e rilanciato perché rappresenta un patrimonio storico e culturale di straordinaria importanza e  costituisce un importante attrattore turistico”. Così   commenta Fulvio Martusciello, consigliere del presidente Caldoro alle Attività produttive e Sviluppo

 

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