di Claudio Agave (MaiDireCalcio)
Ripartire dal terzo posto dello scorso anno e dalla conquista della Coppa Italia, per migliorare esponenzialmente ed ambire a successi più grandi. E’ questo l’imperativo che il Presidente De Laurentiis ha dato al tecnico Rafa Benitez e alla squadra, che dalla giornata di ieri si è riunita a Castel Volturno per ricominciare la stagione (ovviamente, senza i vari calciatori impegnati con le rispettive nazionali ai Mondiali e che raggiungeranno il club successivamente) prima del ritiro estivo che si svolgerà, come l’anno scorso, nella sede di Dimaro.
Quella 2014-2015 è una stagione fondamentale per una squadra che nel corso della stagione appena trascorsa ha ricevuto spesso critiche frenetiche e poco consone, facendo leva su giustificazioni obiettivamente credibili quale la mini rivoluzione attuata in rosa e il cambio di modulo e, dunque, di tipologia di gioco. Stavolta però si parte senza alibi: il Napoli ha il dovere e il piacere di dimostrare ai suoi tifosi e all’Italia intera che le difficoltà incontrate precedentemente (fase difensiva affannosa, manovra centrale poco veloce, poco cinismo sotto porta e mentalità vincente a fasi alterne) sono state brillantemente superate e saltate come si fa con un ostacolo ingombrante.
La squadra tutta è “sotto torchio”, ma è cristallino quanto quasi inutile sottolineare che ci si aspetta molto di più da Marek Hamsik. Lo slovacco, 303 presenze in maglia azzurra, sarà a tutti gli effetti li primo “nuovo acquisto” del prossimo campionato, l’8° per lui insieme al Napoli. E’ stato spesso detto che il problema del Capitano azzurro è rappresentato dal modulo a lui non congeniale, ma bisogna anche ricordare che per più di metà stagione il talento azzurro ha dovuto fare i conti con un infortunio fastidioso che ne ha minato le prestazioni in campo e, di conseguenza, anche la fiducia nei suoi mezzi. Il gol nell’ultima giornata dello scorso campionato a Marassi contro la Sampdoria potrebbe averlo sbloccato definitivamente, ma solo il campo potrà farci capire se sarà così. Intanto, ancora una volta, Hamsik si guadagna credito infinito verso il suo popolo adottivo restando a dispetto delle sirene e dei milioni esteri. Non male, in un calcio dominato da petroldollari e contratti da pascià. Altro osservato speciale sarà senz’altro Juan Camilo Zuniga: il colombiano, reduce da un buon Mondiale con la sua nazionale, dovrà riscattare una stagione passata per trequarti soltanto in infermeria.
Capitolo calciomercato: Juventus, Roma, Inter e Milan appaiono già rinforzate. Il Napoli dovrà lavorare benissimo cercando di sfruttare risorse già presenti in squadra (un Callejon che non gioca i Mondiali e, dunque, riposato potenzialmente può essere un crac per l’intera stagione, così come il poco utilizzato Insigne e il fenomenale Mertens) ed altre da amalgamare con attenzione in virtù dei consigli di Rafa Benitez, che vuole finalmente una squadra a sua immagine e somiglianza. La rosa è stata sfoltita ma non basta: molti sono i giocatori di cui Benitez sembra non aver più bisogno e di cui ha intenzione di liberarsi, in primis Behrami e Dzemaili. Per il primo l’ipotesi Inter sembra sempre la più concreta, per via dell’intercessione di Mazzarri, il secondo è invece seguito da Siviglia e Milan. Necessario liberarsi anche del pesante ingaggio di Walter Gargano (che potrebbe ritornare al Parma) e dell’oggetto misterioso Marco Donadel. Pandev potrebbe essere utilizzato come pedina di scambio in qualche operazione estera (ma non è assolutamente esclusa la sua permanenza), mentre Duvan Zapata verrà certamente mandato via in prestito a farsi le ossa per capire se meriti o meno l’azzurro nel suo futuro.Maggio vorrebbe restare ma Benitez non sembra convintissimo, ed anche il centrale Britos appare ormai sui blocchi di partenza. Da gestire con attenzione la “grana” Edu Vargas: Benitez sembra orientato a valutare il calciatore in ritiro, specie dopo l’ottimo Mondiale con il Cile. In caso di seconda bocciatura, il Napoli proverà a venderlo ad un prezzo quasi uguale a quello d’acquisto, cercando di limitare i danni con una sottile minusvalenza. Il giocatore ha molto mercato e, qualora venisse ceduto, non sarà un problema trovargli una sistemazione.
In entrata gli obiettivi sono piuttosto chiari: dopo l’arrivo di Koulibaly in retroguardia, bisognerà cercare un terzino valido (la pista Janmaat sembra quasi tramontata ma va tenuta sempre d’occhio, così come la strada che porta a Rojo) oltre che un portiere (De Laurentiis spera sempre nel ritorno di Pepe Reina, a patto però che il portiere spagnolo si abbassi l’ingaggio. In alternativa si punterà uno tra Diego Lopez, Federico Marchetti e il nome dell’ultim’ora Sergio Romero). Sfumato Gonalons, a centrocampo la priorità sembra averla Lucas Leiva: Benitez conosce benissimo il brasiliano avendolo allenato a Liverpool e spinge forte per averlo in rosa. Caldi anche i nomi di Schneiderlin (con il Napoli che aveva proposto Pandev + soldi al Southampton), Ivan Perisic e il giovane tedesco Kramer, che in pochissimi minuti giocati con la sua nazionale ai Mondiali ha manifestato grande maturità e personalità. Da non sottovalutare le new entry Chadli e Dembelè, talenti del Belgio e del Tottenham. Sempre dal Tottenham si proverà a fare un ultimo tentativo per il mediano brasiliano Sandro. Per quanto riguarda il reparto avanzato, l’operazione Michu sembra ormai praticamente conclusa: il Napoli lo preleverà in prestito con diritto di riscatto dallo Swansea. Lo spagnolo, che l’anno scorso era entrato anche nel giro della Roja dopo una splendida stagione in Premier League, occuperà il ruolo di vice Higuain subentrando a gara in corso. Infine, la suggestione è quella del numero 10 del Ghana Andrè Ayew: l’africano, attualmente al Marsiglia, potrebbe essere l’esterno cercato da Benitez per completare il reparto offensivo.
fonte: (MaiDireCalcio)