BAIANO- (di Bianca Bianco) Investire i risparmi di una vita e vederli sfumare per colpa di clausole contrattuali ambigue e vessatorie. E’ quanto accaduto ad un risparmiatore residente nel Baianese che ha dovuto rivolgersi alla giustizia ordinaria per vedersi restituire una grossa somma di denaro, corrispondente a quanto aveva accumulato dopo una vita di duro lavoro, da una società romana di assicurazioni. La vicenda, che ha creato non pochi grattacapi ed ansie al malcapitato, si è conclusa per lui felicemente nei giorni scorsi con sentenza del Tribunale di Avellino.
L’uomo, assistito dagli avvocati Schettino e Iannaccone, alcuni anni orsono aveva investito 210mila euro- in pratica tutto quello che aveva in banca- stipulando un contratto con una Spa di Roma. In base all’accordo contrattuale, siglandolo avrebbe nello stesso tempo stipulato una polizza assicurativa ed ottenuto interessi anche grazie ad investimenti su titoli in Borsa. Una circostanza, quest’ultima, rivelatasi fatale. Dopo alcuni mesi, infatti, la Spa ha comunicato al risparmiatore che i titoli su cui aveva investito erano crollati, e per questo l’uomo aveva perso non solo l’investimento ma l’intera somma: 210mila euro andati in fumo.
Dopo la rabbia e la frustrazione per quanto successo, lo sfortunato investitore ha deciso di non demordere e si è affidato a due avvocati per denunciare la società. In primo grado, il giudice Rizzi del Tribunale di Avellino gli ha dato ragione. Il contratto, stabilisce il togato nel dispositivo- è ambiguo perché da un lato fa credere di stipulare una polizza con interessi collegati ai titoli in borsa con restituzione del capitale in caso di investimenti infruttiferi, dall’altra invece prevede la perdita per l’intero dell’investimento. Una ambiguità che avrebbe tratto in inganno il risparmiatore. Di qui la decisione del giudice: l’assicurazione dovrà restituire i 210mila euro più 1750 euro di interessi.