di Andrea Martelli (MaiDireCalcio)
Feroce reazione degli “anziani” della Nazionale nel post partita contro l’Uruguay, che ha certificato l’ennesima debacle azzurra dopo Sudafrica 2010. Nella fattispecie Buffon e De Rossi si sono espressi a caldo proprio al termine del match: “dobbiamo tenere bene in mente tutto e ripartire dagli uomini veri. Non dalle figurine o dai personaggi: questi non servono alla Nazionale“, queste le dure parole del centrocampista della Roma. Sembra chiaro l’attacco verso Balotelli e non solo: probabilmente anche Cassano nel mirino delle critiche dei senatori della Nazionale.
Si è parlato a lungo di linea verde, di rinnovamento della Nazionale: il fulcro della questione è che i nostri giovani di belle speranze, fra cui Darmian (24) e De Sciglio (21), delegati al ruolo di esterni, hanno percorso meno chilometri di Pirlo(35). Notevolissimo l’apporto dato da Verratti (avesse giocato 90 minuti avrebbe probabilmente superato il bresciano ma è uscito per crampi, deve imparare a dosare le energie), mentre scarsissimo l’apporto di Balotelli in quanto a chilometri percorsi, per non parlare di Cassano e Thiago Motta. Vi riportiamo lestatistiche provenienti dal sito fifa.com.
Nonostante il picco di velocità sia stato raggiunto da Balotelli, il secondo per velocità massima raggiunta è il 33enne Andrea Barzagli: dal punto di vista strettamente atletico, dove i giovani dovrebbero surclassare i giocatori più esperti, mostriamo una netta flessione (inversione di tendenza rispetto alle parole del dimissionario Prandelli, che aveva detto di portare in Brasile una “Nazionale di atleti“). Comunque notevoli le prestazioni di De Sciglio e Darmian, capaci di superare i 10 chilometri percorsi assieme a Barzagli, Chiellini e lo stesso Pirlo: nell’Uruguay soltanto il Tata Gonzalez (10.792) e l’incredibile Edinson Cavani (10.652) sono riusciti a superare i 10 chilometri.
Quella di ieri è stata l’ultima partita in Nazionale di Andrea Pirlo, che adesso si dedicherà soltanto ai club: si apre un nuovo ciclo nel quale i giovani dovranno dimostrare di essere all’altezza dei loro “vecchi”.
