di Lorenzo Palmieri (Contra-Ataque)
Stavolta il Maracanaço non c’è stato, ma ci è mancato poco. Il Brasile supera solo ai rigori un bellissimo Cile, autore di una partita indomita: decisiva la maggiore freddezza degli uomini di Scolari dagli undici metri dopo l’1-1 dei 120 minuti regolamentari. La Seleçao approda così ai quarti di finale del Mondiale: il 4 luglio a Fortaleza affronterà la vincente di Colombia-Uruguay.
CILE ATTENTO, BRASILE CONFUSO – La ripresa, cominciata senza alcun cambio, nei primi minuti segue lo stesso filone del primo tempo, con il Brasile che cerca di penetrare tra le maglie di un Cile attento e organizzatissimo prevalentemente grazie alle giocate di Neymar. Al 50° Fernandinho manda al lato una sventola da fuori area, mentre 5 minuti più tardi il bravissimo Webb annulla un gol di Hulk, reo di aver controllato la sfera con il braccio. I tecnici cambiano: Sampaoli toglie Vargas e butta nella mischia Gutierrez, Scolari estromette il solito inqguadrabile Fred inserendo Jo. Al 64′ altra grandissima occasione per il Cile: al termine di una stupenda combinazione tutta di prima, Isla mette ancora Aranguiz nelle condizioni di portare in vantaggio i suoi, ma Julio Cesar ha un riflesso strepitoso e tiene a galla i suoi. I rossi dominano la prima parte della ripresa, annullando i padroni di casa, a corto di fiato ed idee. Il Brasile si nota solo al 72′ con Jo, che dimostra come mai Scolari gli preferisca sempre il pur abulico Fred non riuscendo a trovare l’impatto col pallone su un perfetto suggerimento di Hulk. A dieci minuti dalla fine doppia fiammata del Brasile con Neymar, che si sveglia dal torpore e di testa impegna Bravo in due tempi, e Hulk, sul quale il portiere cileno non è Bravo ma bravissimo. Entra anche Pinilla al posto dello stremato Vidal e il Cile finisce la gara in attacco, mettendo i brividi ai tifosi brasiliani sino all’ultimo secondo disponibile. Dopo tre minuti di recupero Webb fischia tre volte mandando le squadre ai tempi supplementari.
SANCHEZ INTERROMPE LA FESTA – Scolari si affida al solito 4-2-3-1, dando spazio a Fernandinho in coppia con Luiz Gustavo in mediana e schierando il solito terzetto alle spalle di Fred. Sampaoli, dal canto suo, cambia poco rispetto alla fase a gironi, puntando sul dinamismo di Vidal e sui gol Alexis Sanchez e Edu Vargas. I ritmi della gara sono subito intensi con i verdeoro, sospinti dall’intero stadio, reattivi e in pressione nella metà campo cilena. La prima occasione arriva al 5° Marcelo controlla di destro e batte di sinistro da fuori area: palla a lato. Il Cile, già “boia” della Spagna, è al solito ben messo in campo da Sampaoli e prova a rendersi pericoloso dalle parti di Julio Cesar con Sanchez, ma non si registra nulla di particolarmente eclatante, fino al 17′, quando il Brasile trova il vantaggio. Neymar mette in mezzo da angolo, Thiago Silva fa da sponda di testa e David Luiz, ben appostato sul secondo palo, devia in rete nonostante la pressione di Jara. 1-0 e Belo Horizonte è una bolgia. La partita ora è tutta in salita per il Cile, ma Vidal e compagni non demordono, alzando il proprio baricentro e gli esterni. Il Brasile si rintana nella sua metà campo, affidandosi alle ripartente di Neyamar che spesso temporeggia troppo al momento di battere a rete. La Roja allora ci crede e al 32′ trova il pari: distrazione difensiva della squadra di Scolari, Vargas ruba palla sulla destra e serve Sanchez che si fa trovare libero in area e di destro mette la palla alle spalle di Julio Cesar. E’ il secondo gol dell’attaccante del Barcellona in questo Mondiale, il 24° con la maglia della sua nazionale. Il pari del Cile scuote Neymar e compagni, vicini al gol in tre occasioni prima della fine del tempo con un colpo di testa dell’attaccante biondo platino (deviato a lato di un soffio da un difensore), un tiro alle stelle di Fred da due passi e un siluro di Dani Alves alzato in angolo da Bravo. L’occasione più grossa è però per i cileni: altro erroraccio dei pentacampioni in uscita, Sanchez ruba palla e mette Aranguiz a tu per tu con Julio Cesar che si salva grazie al ritorno dei difensori verdeoro.
PINILLA SBATTE SULLA TRAVERSA – E’ la prima volta che la Roja disputa i supplementari in un Mondiale, la settima per i verdeoro. Nei primi 15 minuti le squadre sono stanche e frenate dalla paura di perdere: i soli Hulk e Sanchez sembrano averne ancora, ma non chiamano i portieri avversari agli straordinari. All’inizio del secondo tempo supplementare Willian prende il posto di Oscar e l’eroico Medel (partita straordinaria la sua) è costretto ad abbandonare il campo per infortunio, al suo posto Rojas. Succede poco o nulla, il timore di subire un gol letale è troppo, ma ad un minuto dalla Pinilla bussa alle porte della storia: uno-due con Sanchez e siluro dal limite dell’area che si stampa sullatraversa a Julio Cesar battuto. E’ l’ultima emozione del match, il primo ottavo di finale dei Mondiali brasiliani si decide ai rigori.
IL PALO MANDA IL BRASILE IN PARADISO – Il primo a calciare è David Luiz che spiazza Bravo, mentre Pinilla calcia male e si fa ipnotizzare da Julio Cesar. Anche Willian spiazza il portiere cileno, ma manda a fuori; Sanchez avrebbe la possibilità di pareggiare, ma è ancora Julio Cesar a dire di no. Marcelo segna, così come Aranguiz. Il quarto rigore lo tira Hulk, centrale: Bravo para; Marcelo Diaz ha una grossa responsabilità e non la spreca: 3-3. Ultimo rigore, Neymar è freddo, Jara centra il palo: ai quarti va il Brasile. Mineiraço scampato.
Tabellino
Brasile-Cile 1-1 (4-3 dcr): 17′ David Luiz (B), 32′ Sanchez (C)
Brasile (4-2-3-1): Julio Cesar; Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Luiz Gustavo, Fernandinho (72′ Ramires); Hulk, Oscar (105′ Willian), Neymar; Fred (63′Jo). Allenatore: Scolari.
Cile (3-5-2): Bravo; Medel (107′ Rojas), Jara, Silva; Isla, Aranguiz, Diaz, Vidal (87′ Pinilla), Mena; Sanchez, Vargas (56′ Gutierrez). Allenatore: Sampaoli.
Ammoniti: Mena, Silva, Hulk, Luiz Gustavo, Pinilla, Dani Alves
Arbitro: Webb
fonte: Contra-Ataque