NOLA- Le pene previste per la combustione illecita di rifiuti non si applicheranno più per i cosiddetti “roghi agricoli”. L’articolo 256 bis del decreto legislativo numero 152 del 2006, che stabilisce che “chiunque appicca il fuoco a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata in aree non autorizzate è punito con la reclusione da due a cinque anni” è stato modificato dall’articolo 14 comma 8 lettera b del decreto legge 91 del 2004. La norma dispone che quelle pene non si applichino “al materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture in loco nel caso di combustione in loco delle stesse. . Di tale materiale è consentita la combustione in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri (cubi) per ettaro nelle aree, periodi e orari individuati, con apposita ordinanza del Sindaco competente per territorio”. Resta fermo che:”Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la combustione è sempre vietata”.
La modifica è stata attuata dopo le sollecitazioni delle organizzazioni agricole, in particolare degli operatori della filiera castanicola e corilicola della regione Campania e delle piccole aziende agricole a conduzione familiare, relativamente all’abbruciamento dei residui vegetali.
Sul punto l’onorevole Pietro Foglia- oggi presidente del Consiglio regionale, già presidente della Commissione agricoltura- ha espresso soddisgazione: ““Nel corso della mia esperienza come presidente della Commissione Agricoltura – spiega Pietro Foglia – ho avuto modo di portare all’attenzione del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nonché dell’Ambiente, le numerose istanze, a me pervenute dai Sindaci e dalle organizzazioni professionali, che chiedevano di porre ordine in materia di disciplina legislativa, proprio sulle questioni relative all’abbruciamento dei residui vegetali, ancor più dopo l’entrata in vigore della legge 6/2014, la così detta legge sulla “Terra dei Fuochi”. Mi compiaccio per il risultato raggiunto – continua il presidente del Consiglio – che segue l’impegno e il lavoro mio personale e della commissione agricoltura che ho presieduto che, sull’argomento, ha tenuto diverse audizioni con la partecipazione di tutti gli attori interessati. Ritengo quanto mai opportuno che gli uffici regionali assicurino un’adeguata informazione e supporto ai sindaci per la predisposizione delle ordinanze in conformità a quanto previsto dalla citata disposizione” conclude Foglia.