di Andrea Martelli (Contra-Ataque.it)
Sarà un’impresa molto complicata quella dell’Ecuador, inserito nel girone con Francia e Svizzera oltre al più morbido Honduras, per il passaggio del turno. I sudamericani partecipano per la terza volta ad un Mondiale di calcio (prima volta per loro nell’America del Sud, dopo il 2002 in Corea e il 2006 in Germania) e per la terza volta vengono guidati da un colombiano, Reinaldo Rueda.
I CONVOCATI Questa la lista completa dei giocatori convocati dal colombiano Rueda per rappresentare la nazione al Mondiale:
PORTIERI Maximo Banguera (Barcellona), Adrian Bone (El Nacional), Alexander Dominguez (Liga de Quito).
DIFENSORI Gabriel Achilier (Emelec), Walter Ayovi (Pachuca), Oscar Baguei (Emelec), Frickson Erazo (Flamengo), Jorge Guagua (Emelec), Juan Carlos Paredes (Barcellona).
CENTROCAMPISTI Segundo Castillo (Al-Hilal), Carlos Gruezo (Stoccarda), Renato Ibarra (Vitesse), Fidel Martinez (Tijuana), Edison Mendez (Independiente Santa Fe), Christian Noboa (Dinamo Mosca), Luis Saritama (Barcellona), Antonio Valencia (Manchester United).
ATTACCANTI Michael Arroyo (Atlante), Jaime Ayovi (Tijuana), Felipe Caicedo (Al-Jazira), Jefferson Montero (Morelia), Joao Rojas (Cruz Azul), Enner Valencia (Pachuca).
FORMAZIONE TIPO (4-4-2) Dominguez; Paredes, Guagua, Erazo, Ayovi; A. Valencia, Noboa, Gruezo, Montero; E. Valencia, Caicedo
STELLE CADENTI E ASTRI NASCENTI Il più talentuoso della squadra è senza dubbio Antonio Valencia: l’esterno destro del Manchester United è il vero trascinatore e leader emotivo della squadra. Il centrocampo è comunque il punto di forza della squadra, grazie a Montero (di cui abbiamo parlato sopra) e la coppia di centrali Noboa-Gruezo. In attacco ruotano molti giovani a fianco dell’inamovibile Caicedo, ma il favorito sembra essere il gioiellino classe ’89 Enner Valencia. Il punto debole della squadra è senza dubbio la linea difensiva: tutti i giocatori sono avanti con gli anni e con pressoché zero esperienza internazionale, sarà difficile mantenere la compattezza necessaria nel reparto arretrato che è il vero tallone d’Achille della seleccion.
IL CAMMINO La Tricolor ha avuto un ottimo ruolino di marcia che l’ha portata a qualificarsi direttamente al Mondiale, senza passare attraverso spareggi che avrebbero potuto essere letali: determinante il favore ambientale, con i giocatori avversari che molto spesso hanno patito l’altitudine all’altezza di 2780 metri. Nelle qualificazioni hanno vinto quasi tutte le gare casalinghe, facendosi fermare solamente l’Argentina (pareggio).
IL CALENDARIO DELL’ECUADOR
15/06 13:00 (18.00 italiane) Brasilia Svizzera – Ecuador
20/06 19:00 (0.00 italiana) Curitiba Honduras – Ecuador
25/06 17:00 (22.00 italiane) Rio De Janeiro Ecuador – Francia