A partire dal 2017 sarà disponibile un microchip impiantabile sottopelle che, regolato in modalità wireless con un telecomando, rilascerà il giusto quantitativo di un farmaco anticoncezionale.
Spesso ricordarsi di prendere le medicine, sempre e al giusto orario può essere un problema, soprattutto nel caso degli anziani. Il microchip che rilascia i farmaci è un’idea che gli scienziati inseguono dagli anni ’90 e il primo esperimento è già stato condotto su donne con osteoporosi nel 2012. Il microchip ha rilasciato il farmaco che altrimenti si dovrebbe somministrare per iniezione ottenendo ottimi risultati.
I dosaggi del farmaco saranno regolati dal medico tramite un telecomando e si prevede che nel 2017 un farmaco anti concezionale, simile a quelli attualmente in commercio, sarà il primo ad essere messo in commercio dall’azienda MicroCHIPS.
Naturalmente quello dell’anticoncezionale è solo il primo degli ambiti di utilità del nuovo dispositivo. Il microchip infatti potrà essere utilizzato anche per le sclerosi multipla p in caso di pazienti che potrebbero avere bisogno immediato di rilascio di farmaci, come gli allergici a rischio di crisi anafilattica o coloro a rischio di infarto e ictus.
Il microchip potrebbe inoltre essere utile per inviare dati sul paziente agli ospedali.
Fonte Gaianews.it
