ROCCARAINOLA- (di Nello Lauro- Il Mattino)Nicola Bifulco, 38 anni, commercialista ex assessore al Bilancio e due volte consigliere comunale è il leader della lista Il Sole.
Come si può valorizzare l’immenso patrimonio storico-culturale di Roccarainola?
“Credo che la strada da seguire sia quella che porta ad una concreta interazione tra le risorse culturali che la città offre che può portare anche alla ripresa della ristorazione con una riconversione delle strutture per creare dei percorsi enogastronomici. In generale c’è tanto da fare per la manutenzione e la valorizzazione di quello esistente, a partire dal sito di Cammarano per finire alla foresta demaniale puntando ad una parziale autogestione”.
Acqua pubblica o privata: che fare?
“Sono per l’acqua pubblica. Ma è una ‘lotta’ da portare avanti seriamente, l’azione del comune finora è debole. Inoltre l’ente risulta essere moroso verso la Gori per un importo di 166mila euro per riparazioni e canoni non pagati. C’è bisogno di una ripubblicizzazione ma fatta sul serio”.
Comune tra la gestione delle risorse e il deficit: quale è la politica fiscale da adottare?
“Sicuramente per il momento difficile che si vive in generale non è opportuno pensare di poter adottare una politica fiscale vessatoria, il Comune non deve aumentare le tasse ma dovrà andare incontro alle esigenze dei cittadini attraverso i regolamenti. Si dovrà fare in modo di fornire agevolazioni a determinate categorie, di dare aiuti calibrati a cittadini in difficoltà e di informare al tempo stesso la città su tutte le azioni”.
Preferenze di genere: le quote rosa sono una risorsa o un obbligo?
“Possono essere sicuramente una risorsa per l’amministrazione comunale. Molto dipende poi anche dalla capacità delle donne di essere operative una volta elette. Dal mio punto di vista non ho avuto difficoltà a trovare la componente femminile”.
Cosa ne pensa della legge di riordino della gestione rifiuti che prevede la creazione degli Ato?
“Così come prospettato dalle legge regionale il riordino non va bene. Andrebbe bene una gestione tra comuni con una certa continuità territoriale come il Nolano dove gli enti sono tutti virtuosi nella gestione e nei risultati fermo restando che i dipendenti che lavorano già non si toccano”.