COMIZIANO- Intervista al candidato a sindaco di “Insieme per Comiziano” e primo cittadino uscente Paolino Napolitano. Piano urbanistico, opere pubbliche e debiti del comune sono i temi affrontati in questi giorni dai due contendenti alle prossime amministrative, e proprio al candidato dalla lista contrapposta “Città Nuova” Lidio Alfieri, Napolitano risponde su alcuni punti.
Sindaco, il candidato suo concorrente Lidio Alfieri dice che nel 2009 ha lasciato alla sua amministrazione un paese vivibile con progetti cantierati o cantierabili, e che oggi a Comiziano tutto è “congelato”. Cosa risponde?
“Lui parla di paese vivibile ma dimentica di dire che ha lasciato un Comune pieno di debiti, dove durante il suo precedente mandato per anni ed anni non sono stati pagati professionisti che hanno prestato lavoro per il Comune e società fornitrici di servizi”.
Si, ma le viene ribattuto che i debiti non sono ancora stati riconosciuti.
“L’ex sindaco dice che nessuna fattura per servizi non pagati è stata saldata durante il mio mandato. Tutto ciò non corrisponde a verità. A parte il fatto che è paradossale che solo oggi abbia tutta questa preoccupazione per i debiti del Comune, ma a tal riguardo voglio far presente a lui e informare tutti i comizianesi che la mia Amministrazione ha dovuto sostenere pagamenti per oltre 90mila euro per debiti riguardanti la liquidazione di competenze tecniche relative ad anni precedenti il 2009 e che sono stati pagati, durante la mia gestione, oltre 230mila euro per debiti contratti prima del 2009 con l’Anas, l’Enel, l’Eni, l’Agenzia Area Nolana, la provincia di Napoli ed altre società. Per questo inoltre è singolare e grottesco sostenere, con un’idea da finanza creativa, che per pagare questi debiti, che sottolineo ancora non sono imputabili alla mia gestione amministrativa, dovevamo addirittura sottoscrivere un mutuo (pagare un debito con altri debiti), senza spiegare poi come potevamo saldare le rate e gli interessi. Basti pensare che quando mi sono insediato non c’erano nemmeno i soldi per la spesa corrente. Allora cosa dovevamo fare? Forse dovevamo dichiarare il dissesto finanziario e quindi tassare pesantemente i cittadini? Questo non volevamo farlo e non lo abbiamo fatto; non abbiamo aumentato le tasse ai cittadini, abbiamo rinunciato a riscuotere le indennità per gli amministratori e non ci siamo avventurati nella realizzazione di chissà quali progetti che avrebbero potuto aggravare ulteriormente la situazione finanziaria comunale”.
Quali sono i progetti per il futuro, perché si ricandida?
“Abbiamo assicurato, tra tante difficoltà, tutti i servizi fondamentali per i cittadini: la raccolta differenziata (portandola al 57.22%, nel 2009 era del 50.67%), la pulizia delle strade, l’illuminazione pubblica, i servizi scolastici, i servizi comunali ed i servizi sociali. Mi ripropongo come sindaco di Comiziano per migliorare ancora di più se possibile la qualità di questi servizi e per portare a termine i tanti progetti che abbiamo avviato per la riqualificazione delle scuole, del Centro Storico di Comiziano e Gallo, del Rione Gescal, dell’edificio Comunale e delle Strutture sportive e per lo sviluppo socio-culturale; tutti progetti che i concittadini possono trovare nel nostro programma elettorale. Mi ripropongo insieme ad un gruppo di candidati giovani di spirito e di età, competenti e fortemente motivati a contribuire allo sviluppo del nostro amato paese”.
A che punto è il Puc?
“Su questo punto voglio fare chiarezza. Nonostante l’Amministrazione si sia adoperata per la redazione delle varie indagini geologiche, geognostiche e delle cavità, ha registrato ritardi dovuti principalmente alla consegna del preliminare del Puc. Dopo un lungo iter burocratico, il Piano Strutturale, insieme al rapporto preliminare, sono stati sottoposti all’esame degli organi competenti (cosiddetti Sca). Acquisiti i relativi pareri è stata adottata nelle scorse settimane la delibera di Giunta Comunale di approvazione del Piano Strutturale del preliminare e sono stati forniti gli indirizzi programmatici al progettista incaricato. Quindi non è vero che c’era poco da fare e non è vero che non è stato fatto nulla. A proposito del Puc il candidato Alfieri nell’intervista dice: “far ricomparire il Piano Regolatore come per miraggio a pochi giorni dall’inizio della campagna elettorale come eterna promessa ed arma di ricatto, o meglio eterno biglietto della lotteria per chi possiede i terreni giusti al posto giusto”; queste parole non hanno bisogno di commenti per chi mi conosce e per chi conosce tutti i candidati della lista “Insieme per Comiziano”.
La sua Amministrazione, cinque anni fa, non si dichiarava in continuità con quella uscente?
“Una cosa è porsi in continuità rispetto alle opere pubbliche ed ai progetti cantierati, altra cosa è avere un’idea differente su come amministrare il Paese e rendersi conto dopo il mio insediamento dello stato in cui versava il Comune di Comiziano. E’ vero, io ed altri amici negli anni passati, abbiamo appoggiato politicamente l’ex sindaco Alfieri e l’abbiamo fatto sempre con onestà, lealtà e correttezza, ma purtroppo non tutti si comportano allo stesso modo. l’ingratitudine è più grande della misericordia di Dio. Improvvisamente, dopo che sono stato eletto sindaco, sono diventato per alcuni un nemico e una persona da osteggiare; l’ipocrisia sta nel fatto che per queste stesse persone andavo bene quando “portavo i voti. Non ci si può dichiarare affidabile e trasparente solo in campagna elettorale. Si deve avere a cuore il bene del paese ogni giorno, al di là di ogni aspirazione personale. Per me Comiziano ed i comizianesi meritano di più sempre. L’affidabilità, la trasparenza e la correttezza io l’ho sempre dimostrata nella vita e nella mia professione, indipendentemente dalle elezioni e dal fatto che sono sindaco”.
