venerdì, Novembre 29, 2024
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Elezioni a Comiziano, Lidio Alfieri (Città Nuova): dopo 5 anni di immobilismo il paese deve tornare a vivere

Lidio Alfieri
Lidio Alfieri

COMIZIANO- Intervista a Lidio Alfieri, già primo cittadino di Comiziano dal 1999 al 2009 ed oggi candidato a sindaco per la lista “Città Nuova” in lizza per le amministrative del 25 maggio.

Perché si candida?

“Mi candido a sindaco perchè Comiziano ed i comizianesi meritano di più. Noi non possiamo e non dobbiamo rassegnarci al declino. Questo paese ha le risorse umane e materiali per un futuro migliore. Un futuro fatto di sviluppo economico, sociale e culturale”.

Lei è stato sindaco fino al 2009, cosa è successo in questi cinque anni che l’ha spinta a ricandidarsi.

“Sono stato sindaco dal 1999 al 2009, ed ho lasciato all’Amministrazione Napolitano, che si dichiarava in continuità con la mia Amministrazione, un paese vivibile, progetti già cantierati , progetti cantierabili con un iter burocratico già espletato. In questi 5 anni, però, non c’è aspetto della vita quotidiana che sia migliorato. La scuola, il territorio, la comunità , il ruolo di Comiziano nel territorio Nolano,  tutto sembra sia stato “congelato””.

L’amministrazione Napolitano le imputa le casse vuote o meglio i debiti che la sua Amministrazione avrebbe lasciato.

“Si torna spesso sulla storia dei debiti, e allora occorre fare un po’ di chiarezza.  Innanzitutto i debiti dovrebbero essere riconosciuti formalmente, e l’amministrazione Napolitano dopo 5 anni, anche con l’ausilio di professionisti esterni pagati profumatamente, non è riuscita ancora a chiarire.  Anzi, ancora poche settimane fa sui giornali locali, e perfino nella relazione di fine mandato (atto amministrativo e politico formale) ha continuato a mantenere uno stato volutamente confusionale. I debiti riconosciuti e/o da riconoscersi sono quelli dovuti a società fornitrici di servizi quali ad esempio la Gori SpA e l’Ente di Bacino , e sono dovuti, come anche le pietre sanno, all’ammanco che si è verificato nelle casse comunali da parte di chi quei pagamenti doveva effettuare per ruolo. Io, piuttosto, mi domando: ma il Sindaco Napolitano e la sua Amministrazione cosa hanno fatto per recuperare il danno? Niente. Eppure la Corte dei Conti si era espressa in merito, con sentenza definitiva, nel dicembre del 2011condannando chi si era reso protagonista della vicenda a risarcire il Comune. Oltretutto, senza che l’Amministrazione Napolitano facesse più di tanto, da alcuni protagonisti di quella vicenda ( leggi la Banca Nazionale del Lavoro ed alcuni “illeciti creditori”) il Comune di Comiziano si è visto restituire oltre 150 mila euro. Mi domando: con questi soldi quali fatture per servizi non pagati sono state saldate? Nessuna a quanto pare. I debiti, allora, sono ancora tutti là. E questo anche perché l’Amministrazione Napolitano non ha saputo usufruire delle Leggi Statali che ci permettevano di sottoscrivere un mutuo, e a tasso agevolato, per ripianare il debito riconosciuto, in attesa di concludere gli atti necessari per avere il risarcimento da parte di chi ha causato tutto ciò.  Nel frattempo, però, sia chiaro noi non possiamo stare fermi, sospendere la vita del paese, come si è fatto in questi cinque anni: questo significherebbe condannare Comiziano alla morte.  Noi dobbiamo andare avanti. Ed anzi, Le dico che io e la mia squadra siamo consapevoli che ci troveremo, dopo le elezioni,a gestire una nuova fase pesante visto che le casse del Comune potrebbero traballare a causa del contenzioso che ci sta piovendo addosso dal famigerato Autovelox e dalle conseguenze dei ricorsi successivi al fattaccio del concorso annullato per un posto di Ragioniere.  Ma questo non ci fa paura. A differenza di quanto ha fatto l’Amministrazione Napolitano, siamo pronti a tiraci su le maniche e a lavorare per risolvere i problemi che ne possono derivare. Di sicuro non sarà un alibi per la nostra Amministrazione”.

Qual è la proposta politica della Lista Città Nuova

“Noi , a differenza di chi ha governato gli ultimi 5 anni e oggi vorrebbe continuare quella sciagurata esperienza, abbiamo un progetto di comunità che, per tanti versi, io insieme ad altri avevamo già avviato. Noi vogliamo che le case di Comiziano, le strade di Comiziano siano ripopolate. Vogliamo che la nostra piccola comunità ritorni ad avere un ruolo nell’area Nolana, perché ai nostri giovani non sia negata la speranza di poter rimanere ed affermarsi come lavoratori, professionisti, genitori, in questa terra che amano. Come Amministrazione locale occorre che si mettano in campo tutte le energie migliori per creare sicure condizioni di sviluppo. Ci prodigheremo per riprendere quelle attività a costo zero avviate nelle mie gestioni amministrative e che tanto hanno reso in termini di sentimento comunitario. Penso alla “festa dell’albero” (per festeggiare i nuovi nati ed incentivare il rispetto dell’ambiente), alla “festa del Diploma e della Laurea” (per incentivare i ragazzi a studiare, perché lo studio forma innanzitutto buoni cittadini, li aiuta a comprendere la realtà che viviamo, consente loro di trovare un migliore occupazione nella società). Per quanto concerne lo sviluppo economico, ricordo che quando lasciai nel 2009 , per fine mandato, l’Amministrazione di Comiziano, ci eravamo più che incamminati verso la realizzazione del PIP (piano insediamenti produttivi). C’era stata la manifestazione di interesse del febbraio 2009, il tavolo di concertazione coi comuni dell’Area Nolana. Questo, oggi, è il medesimo punto da cui i nostri avversari dicono di voler ripartire, ed hanno, infatti, ri-promosso a fine mandato la “manifestazione d’interesse”. Peccato che nel frattempo si siano persi cinque anni. Cinque lunghissimi anni.   E questo vale anche per il PUC (piano urbanistico comunale- o piano regolatore che dir si voglia). Avevamo espletato tutte le fasi preliminari : avevamo effettuato le conferenze con le associazioni di categoria, con la popolazione, avevamo affidato all’ Università la fase tecnica necessaria. C’era poco da fare, se non ultimare il lavoro. Invece, cinque anni di nulla assoluto, per poi far ricomparire il Piano Regolatore come per miraggio a pochi giorni dall’inizio della campagna elettorale come eterna promessa e arma di ricatto, o meglio eterno “biglietto della lotteria” per chi possiede i terreni giusti al posto giusto. Senza aver organizzato nessuna assemblea cittadina per condividere l’idea urbanistica(e contravvenendo, così, alla legge regionale 16/2004), ma solo mettendo ancora una volta al centro della campagna elettorale gli interessi dei singoli contro le speranze della comunità”.

Cosa vede nella lista Città Nuova

“La lista della Città Nuova che mi accompagna, e mi supporta, in questa nuova sfida, rappresenta tutte le componenti della comunità. Vi sono giovani e adulti, donne e uomini, professionisti e impiegati: tutti egualmente intenti a ricercare il possibile sviluppo del Paese. Quanto e più di me. In queste persone io vedo la vera scintilla del cambiamento possibile: la passione”.

Tre motivi per votarla

1) Siamo affidabili. Abbiamo un valido e realizzabile progetto per Comiziano e le persone giuste per realizzarlo.

2) Renderemo il paese più vivibile: costruiremo più spazi per l’attività sportiva, più luoghi per fare cultura, più momenti di vita sociale. In una parola ricostruiremo il senso della comunità che in questi cinque anni è stato messo da parte.

3) Assicureremo trasparenza nelle scelte di Governo : è nel nostro DNA. Ci adopereremo perché la partecipazione della cittadinanza alle scelte amministrative non sia solo un motivo elettorale: ma anche questo è nel nostro DNA.

Mi lasci dire, infine, che assumo oggi con questa intervista un impegno solenne da mantenere nei primi 100 giorni del mio mandato: la riapertura della Biblioteca Comunale, per troppo tempo chiusa e abbandonata.

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