SOMMA VESUVIANA- La campagna elettorale finisce in Procura. Un risvolto inquietante dopo le votazioni del 25 maggio che hanno rinviato al ballottaggio dell’8 giugno la scelta del sindaco tra Antonio Granato (Forza Italia) e Pasquale Piccolo (Fratelli d’Italia. Dopo la scoperta di cinque schede elettorali dopo la chiusra dei seggi, ora le pesantissime accuse di Granato che ha denunciato ai carabinieri la presunta compravendita di voti.
Droga, beni di consumo, soldi sarebbero stati offerti in cambio del voto, ha scritto in un esposto indirizzato anche alla Procura di Nola il candidato. “Si è appreso- scrivono nella denuncia Granato e gli altri rappresentanti delle liste di appoggio- che diversi tossicodipendenti, dopo aver ricevuto in più punti di Somma Vesuviana (rione Trieste presso la chiesa Costantinopoli, Casamale, Parco Fiordaliso in via San Sossio e via Nola) la dose di sostanza stupefacente in cambio della promessa di voto, sarebbero stati prelevati ed accompagnati, a bordo di autovetture private, al seggio elettorale di loro pertinenza”.