CASAMARCIANO- Una storia lunga venticinque anni fatta di contenziosi, ricorsi al Tar, citazioni e tira e molla. Il burrascoso rapporto tra la Snie, società fornitrice dell’energia elettrica nei Comuni del Nolano, e il Comune di Casamarciano, si è concluso pochi giorni fa con una transazione. L’ente dovrà corrispondere alla Snie 45mila euro attraverso 5 rate annuali di 9mila euro ciascuna. L’accordo chiude così una annosa vicenda. La Snie attraverso i propri legali chiedeva all’amministrazione di pagare 200mila euro, dopo un lungo contenzioso è arrivato l’accordo per il pagamento di meno di un quarto della somma.
LA VICENDA- La società nolana che fonisce energia elettrica nel 1989 ha aperto un contenzioso con le diverse amministrazioni che si sono succedute. L’azienda chiedeva il pagamento dell’indennizzo, della manutenzione, più gli interessi. In tutto 200mila euro. A queste richieste l’ente si è sempre opposto, affidandosi anche a diversi pareri legali espressi da amministrativisti e contrastanti con i calcoli della società. Il Comune, basandosi su queste consulenze, riteneva di dovere pagare solo la manutenzione. La Snie non ascoltava ragioni.
I RICORSI-La questione è ben presto passata dagli uffici alle aule giudiziarie. Sulla faccenda si è espresso il Tar (che ha rigettato un ricorso della Snie) e si sono cimentati i giudici del Tribunale di Nola in sede civile. Un procedimento lungo e complesso, nel corso del quale l’attuale sindaco di Casamarciano Andrea Manzi ha deciso di opporre alla mera diplomazia delle carte bollate anche un atto di forza facendo cambiare l’intera illuminazione del paese senza consultare la società e beccandosi una denuncia per violazione della proprietà privata poi archiviata.
IL FINALE- Una strategia che probabilmente ha influenzato poi l’andamento dell’estenuante controversia perché nel corso del giudizio civile la Snie ha accettato la transazione secondo quanto stabilito dall’ente casamarcianese. Il Comune non deve pagare l’indennizzo, ma solo la manutenzione. Il debito è così passato da 200mila a 45mila euro rateizzati in cinque anni. “Un risultato importante- spiega Manzi al giornalelocale-. E’ stata risolta, dopo l’impegno di diverse amministrazioni fino alla mia, una situazione intricata e delicata. Quello che mi inorgoglisce è che sotto la mia gestione sono riuscito ad ottenere l’unanimità del Consiglio comunale sulla transazione”.
