CICCIANO- Una Commissione di indagine su tutti gli atti amministrativi che hanno portato all’inchiesta a carico di Giovanni Marino e Teresa Covone. L’istituzione dell’organismo è stata richiesta ufficialmente dalla minoranza nel corso della conferenza dei capigruppo per la convocazione del consiglio comunale, svoltasi ieri in serata nell’ufficio del sindaco.
L’opposizione, come anticipato anche nel corso dell’ultima assise, ha chiesto che in ossequio all’articolo 44 comma 2 del Testo unico degli enti locali venga creata una commissione di indagine che verifichi gli atti prodotti dall’amministrazione comunale e in particolare le procedure che hanno portato all’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto i due amministratori. La lente d’ingrandimento dell’organo di vigilanza dovrà puntare in particolare- secondo le intenzioni della minoranza- sulle procedure relative alla istituzione dei parcheggi a pagamento, su quelle inerenti l’acquisto del mobilio della Sala consiliare, sul servizio di smaltimento e raccolta dei rifiuti solidi urbani e sulla gestione del cimitero comunale. La Commissione, composta da esponenti di maggioranza ed opposizione, non prevede gettoni di presenza e dovrà avere una durata di tre mesi.
Nel corso della riunione dei capigruppo sono state presentate anche tre interpellanze per discutere della istituzione sul territorio comunale di una nuova farmacia, per l’esclusione del Comune di Cicciano dai finanziamenti relativi al Decreto Terra dei Fuochi e per l’iter di autorizzazione dell’uso dei locali pubblici.
