venerdì, Novembre 22, 2024
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Ballottaggio, intesa contro Biancardi, Vitale: svolta epocale per l’8 giugno

nola_dibattito_vitaleNOLA- “Una svolta epocale destinata a cambiare gli equilibri del ballottaggio dell’8 giugno”. Così il candidato a sindaco Domenico Vitale commenta l’apparentamento con Arturo Cutolo e Maria Franca Tripaldi, siglato in tarda serata presso la sede del movimento “Io sto con la Tripaldi sindaco” e suggellato da un documento condiviso (qui il documento siglato) firmato dagli ‘emissari’ delle tre coalizioni: lo stesso Vitale, Francesco Pierno del Pd, Andrea Meo di Città Viva, Salvatore Maffettone di “Io sto con la Tripaldi sindaco”. Dunque sarà scontro tra Geremia Biancardi e la coalizione composta dalle tre presentatesi divise al primo turno, e che insieme hanno totalizzato 11548 voti.

“L’unione delle posizioni di tre percorsi ben precisi – dichiara Vitale- è il sintomo di maturità e serietà che la nostra neonata intesa vuol proporre per il governo dei prossimi cinque anni. Ora è importantissimo rinsaldare le fila e prepararsi compatti per raggiungere l’obiettivo finale, che mira ad una Nola nuova; proponiamo un nuovo modo di fare politica con una condivisione di idee e proposte”.

“L’accordo è stato instaurato per migliorare la vivibilità della città ed assicurare ai nostri cittadini una città con un nuovo spirito, improntato al cambiamento – dichiara il candidato sindaco Arturo Cutolo di “Nola Più”. Non bisogna perdere di vista tutte le linee programmatiche che insieme a Domenico e Mariafranca abbiamo stilato, in un clima di assoluta condivisione e tranquillità, senza forzature o discussioni”.

“È l’atto politico più importante della campagna elettorale, quello che coinvolge tutte le forze moderate della città di Nola – afferma il commissario cittadino dell’UDC, Francesco Pizzella. Un ragionamento serrato, frutto della condivisione di intenti sulle linee programmatiche, ma soprattutto si legge la volontà di cambiare rotta, di affidare alla politica il ruolo che le compete, esprimendo la volontà di dissociarci da un sistema personalistico di gestire il potere che in questi ultimi 5 anni ha
caratterizzato l’operato di Forza Italia”.

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