lunedì, Dicembre 30, 2024
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Accusato di violenza sessuale su una bambina, 50enne minaccia teste chiave del processo: arrestato

di Bianca Bianco (Il Mattino)
Avella. Imputato in un processo per violenza sessuale su minore, viene arrestato per avere minacciato una testimone per costringerla a ritrattare. Accade ad Avella dove un 50enne del posto è stato ieri raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguito dai carabinieri di Baiano. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe fatto pressioni su una parente della minore per non farla testimoniare. Quanto avvenuto è stato denunciato e le successive indagini dei militari dell’Arma hanno infine portato all’arresto del cinquantenne. I fatti risalgono a più di un anno fa.
L’arrestato attualmente è imputato in un altro procedimento penale perché accusato di violenza sessuale su una minorenne. Una storia molto delicata, una vicenda coperta dal massimo riserbo da parte degli investigatori perché la protagonista è una ragazzina che avrebbe subito molestie. Per questi fatti è in corso un procedimento dinanzi il Tribunale dei minori di Napoli, procedimento ancora alle battute iniziali, durante il quale dovrà essere ricostruita l’intera vicenda, saranno ascoltate la parte offesa ed il presunto molestatore e quanti potranno fornire elementi utili ad accertare la verità dei fatti.
Ma proprio mentre si cercava di arrivare alla verità  attraverso tutti gli strumenti processuali a tutela  della minorenne, secondo gli inquirenti sarebbe intervenuto il tentativo del 50enne di influenzare una teste con le minacce. In base a quanto denunciato da una donna di Avella ai carabinieri, l’arrestato l’anno scorso l’avrebbe avvicinata dicendole di riferire ad una parente della minore di “ritrattare”, di non continuare a sostenere l’accusa. Affermazioni che la donna ha interpretato come chiare minacce a non far testimoniare la congiunta della vittima, e che ha di seguito riferito agli investigatori.
Al termine di una lunga e meticolosa attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, è scattata l’ordinanza di custodia in carcere poi eseguita dai carabinieri. Nei confronti dell’uomo c’è un solo capo di accusa, la “violenza o minaccia per costringere a commettere un reato” punito dall’articolo 611 del Codice penale.

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