NOLA- Viterbesi in subbuglio ed incidente diplomatico in vista tra la città dei Papi e Nola. Un vero e proprio casus belli divide le due città Unesco da quando è saltata fuori la dichiarazione del sindaco di Nola sulla festa di Santa Rosa a Viterbo (festa gemellata con Nola e presente nella Rete delle Macchine inserita nell’elenco dei beni immateriali da tutelare). A far drizzare i capelli ai viterbesi la frase estrapolata dal verbale del consiglio comunale dell’11 dicembre 2013 (sette giorni dopo avere ricevuto a Baku il sigillo Unesco) e pronunciata dal primo cittadino nolano.
L’affermazione è questa: “Oltretutto, anche dal punto di vista squisitamente utilitaristico ci conviene stare con la rete, perché nella rete c’è Viterbo, Viterbo è inutile dirlo è molto forte perché è a 100 km da Roma, perché è la città dei papi, perché è capoluogo di provincia, perché è una festa anche molto più conosciuta della Festa dei Gigli, anche perché, pur essendo più brutta della Festa dei Gigli, però si presta meglio ad essere vista ai fini turistici, diciamo”. Una uscita definita “infelice”e postata su Facebook non da un cittadino qualunque, ma dal presidente del Sodalizio dei Facchini, massima autorità della festa di Santa Rosa, Massimo Mecarini. Un post commentato da molti cittadini scandalizzati. Ognuno ha il diritto di dire che la sua festa è bella- hanno poi scritto i giornali viterbesi- ma Biancardi avrebbe mancato di stile e di lealtà verso una città con cui ha seguito un lungo e tortuoso iter per arrivare alla gloria mondiale.