TUFINO- Era l’11 aprile. Giovanni aveva solo tredici anni, ma aveva già sofferto troppo. Una grave patologia cardiaca aveva reso la sua vita un calvario di privazioni e sofferenze, eppure era un ragazzino vivace, amatissimo, coccolato dalla sua famiglia che in ogni singolo giorno della sua esistenza gli aveva donato quello che spetta a tutti i bambini: la normalità, l’amore. Vollero accontentarlo anche in quell’aprile del 2013, concedendogli di andare in gita con la sua classe delle Media a Venezia. Una vacanza dai problemi di salute, una escursione organizzata con la massima attenzione alle sue condizioni di salute sia da parte dei genitori che da parte della scuola. La mamma lo accompagnava, gli insegnanti e i compagni di classe erano al suo fianco per aiutarlo e fargli godere quei giorni di spensieratezza. Non sapevano che quello sarebbe stato l’ultimo viaggio di Giovanni, prima di affrontare quello eterno. Le sue condizioni si aggravarono subito, l’11 aprile spirò in un ospedale di Jesolo.
A due anni dalla tragedia che sconvolse anche la sua comunità, quella di Tufino, la famiglia di Giovanni De Luca lo ricorda con una borsa di studio. Quattro studenti della quinta elementare e della terza media dell’istituto comprensivo Roccarainola- Tufino saranno premiati (la borsa di studio è di 600 euro complessive) per i loro lavori: temi e disegni su un tema di attualità come i rifiuti e l’inquinamento. Giovanni era bravo a scuola, amava i libri e scrivere, non c’era modo più adatto per ricordarlo e lasciare il suo esempio di ragazzo modello dal cuore fragile nelle menti di ragazzi come lui.
La premiazione avverrà l’11 aprile alle 16 presso la sala consiliare del comune di Tufino. L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione per Tufino e finanziata anche coi proventi del libro di Antonio Caccavale “Cronache diverse di un osservatore di parte”.