PORTLAND – L’acqua diventa ogni giorno un bene più prezioso, e 143 milioni di litri rappresentano una quantità che facciamo fatica addirittura a immaginare. Figurarsi pensare di buttarla via. E’ quello, invece, che hanno dovuto fare i responsabili del bacino idrico di Portland, negli Stati Uniti. Il motivo? La bravata di un 19enne che durante la notte di mercoledì vi ha urinato dentro, contaminandolo. Accompagnato da due amici, il ragazzo è salito sulla recinzione e ha fatto pipì nell’acqua, già depurata e pronta all’uso, nonostante i molti cartelli che vietavano esplicitamente di farlo. E’ stato poi fermato dalla polizia, che aveva ricevuto una segnalazione dopo che le telecamere di sorveglianza avevano ripreso tutta la scena. Sia chiaro, la contaminazione è stata minima, ma ciò basta ai responsabili del bacino per prendere la difficile decisione. “Per quanto piccolo non posso prendermi la responsabilità di un potenziale rischio per la salute pubblica” ha dichiarato Nick Fish, Commissario di Portland, “francamente, è una di quelle scelte per cui si sa che è quasi certo che si sarà criticati, qualsiasi cosa si faccia”. Ed è comunque chiaro che gli utenti non gradiscono l’idea di bere acqua che è stata evidentemente contaminata. Non è neppure la prima volta, poi, che qualcosa del genere accade. Nel 2008 un uomo e una donna era stati arrestati per aver fatto il bagno nudi nel medesimo bacino, e sono stati condannati a 16 ore di servizi sociali. Nel 2011 un uomo era stato arrestato dopo aver commesso lo stesso reato del ragazzo. Si è dichiarato colpevole ed è stato condannato a 24 ore di servizii sociali. Ma lo scherzo, tra acqua, lavaggio e pulizia, è costato circa 35mila dollari alla comunità, e non si sa se anche stavolta costerà una cifra analoga. Il governo federale ha nel frattempo ordinato alla città di Portland e alle altre città con serbatoi a cielo aperto di provvedere con una copertura.
