“Il mercante dei libri maledetti” è il libro d’esordio dello scrittore Marcello Simoni, archeologo bibliotecario che ha saputo sfruttare al massimo queste sue competenze per creare una vicenda intrigante, enigmatica, da un’avvincente ambientazione medioevale. Proprio queste caratteristiche hanno decretato il suo successo: il thriller, divenuto bestseller grazie al passaparola dei lettori, ha occupato una posizione stabile nella classifica del libri più letti per 150 settimane, è stato tradotto in 18 paesi e ha vinto nel 2012 l’ambito “Premio bancarella”.
È il primo capitolo della saga che vede come protagonista Ignazio da Toledo, un negroamante colto e pieno di intuizioni, un mercante di reliquie e manoscritti che richiamano diverse credenze e tradizioni. Nel mercoledì delle ceneri del 1205 padre Vivïen de Narbonne viene aggredito da un gruppo di cavalieri misteriosi che cercano un manoscritto molto prezioso, ma il monaco mette a repentaglio la sua vita per custodirlo: ora l’unico a sapere, dice l’oscuro cocchiere, è Ignazio da Toledo. Quest’ultimo a distanza di tredici anni, viene convocato a Venezia per mettersi sulle tracce di un manoscritto rarissimo, l’Uter Ventorum, che sembrerebbe in grado di evocare gli angeli e di carpire la loro sapienza. Spinto dalla curiosità, Ignazio parte alla ricerca del codice; ad aiutarlo sono Wiliame de Bezièrs, un guerriero francese con un passato poco chiaro e Umberto, un giovane sveglio immerso nella carriera ecclesiastica. La curiosità, però, ben presto si trasforma in avversità: il manoscritto, a cui è possibile avvicinarsi attraverso la soluzione di enigmi e la decifrazione di messaggi, è stato smembrato in quattro parti, ognuna accuratamente nascosta e il lungo e arduo viaggio per il suo ritrovamento sosta nella torinese Sacra di San Michele, attraversa la Linguadoca e la Spagna. Inoltre il libro interessa anche i membri della “Saint-Vehme”, una setta disposta a tutto pur di intercettarlo; di essa fanno parte il capo violento Dominus e Slawnik, il suo vassallo. Il viaggio di Ignazio si trasforma dunque in un’ardua caccia ha il suo epilogo sul Monte Musinè.
“Il mercante dei libri maledetti” è un libro buio e misterioso che inizia con un monaco assassinato e prosegue in un viaggio fantastico nella storia tra guerrieri crociati, oscure sette segrete, dannazioni e omicidi. Affascinante l’ambientazione storica: la vicenda si svolge nel bel mezzo dell’alto Medioevo e rimanda, quindi, a quell’oscuro e intrigante mondo per lo più ecclesiastico dominato da eresie e da tensioni e tresche nell’ambito della Chiesa. Qui si dipana un intreccio di amicizia e avventura, di inganni ed enigmi da sciogliere, il tutto descritto con una penna pulita e ponderata e con dovizia di particolari. La semplicità dello stile conduce ad una lettura abbastanza scorrevole ma sembra non esserci un momento in cui la storia decolli: i personaggi non hanno una solida consistenza e l’andamento del racconto è piuttosto piatto e non molto coinvolgente. In compenso Marcello Simoni è bravo nel costruire l’intreccio e nel mantenere la suspense: proprio per questo motivo il romanzo cattura e si legge volentieri anche se il finale un po’ troppo leggero rispetto alle vicissitudini raccontate potrebbe deludere il lettore. Da apprezzare di sicuro il messaggio che l’autore, verso la fine del romanzo, nasconde dietro il pentimento del tiranno Slawnik che, rendendosi conto della crudeltà dei mali commessi, rinnega gran parte del suo passato fatto di inganni ed efferatezze. Lettura, quindi, scorrevole e leggera, adatta per chi vuole trascorrere un po’ di tempo con un libro di non molte pretese ma, comunque, piacevole.
AUTORE: Marcello Simoni
TITOLO: Il mercante dei libri maledetti
EDITORE: Newton
ANNO: 2011
PAGINE: 350
PREZZO: 4.90 €