domenica, Novembre 24, 2024
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La difficile rimonta delle donne, nel Baianese la politica è declinata ancora al maschile

di Bianca Bianco

BAIANESE- La rivoluzione ‘rosa’, ironia della sorte, è arrivata dal paese più maschilista dell’area. Complice le nuove regole sulle elezioni comunali (la legge 215/2012 che ha introdotto la preferenza di genere per i comuni tra 5mila e 15mila abitanti), nella cittadina di Santa Filomena alle ultime elezioni- nel maggio 2013- si è assistito ad un exploit femminile nel settore in cui il gentilsesso non aveva praticamente avuto mai accesso: la politica locale. Ben venga allora la normativa sulle quote rosa se è stata capace di aprire le porte alle donne del paese, ma è ancora poco. Troppo poco. Attualmente all’ombra del Santuario siedono 3 donne (su una popolazione di poco superiore ai 5mila abitanti): Marianna Masucci (vicesindaco) e Pasqualina Lup per la maggioranza, Mariaconcetta Bianco per l’opposizione. Di candidate alla carica di sindaco, in quasi settant’anni di suffragio universale, neanche l’ombra.

Ma almeno a Mugnano una donna in giunta c’è. Ad Avella invece si è arrivati ai ricorsi al Tar per ripristinare le pari opportunità, in un confronto tra maggioranza ed opposizione “risolto” dalla modifica del regolamento (ma il giudizio dinanzi il Tar è ancora pendente).L’opposizione (Centrosinistra per Avella, Avella Nuova, Avella Viva) ha fatto ricorso ai giudici amministrativi perché nell’attuale giunta Biancardi non siedono donne. L’amministrazione non ha ceduto alle pressioni ed ha modificato lo Statuto comunale di fatto ammettendo che debbano esserci donne in esecutivo ma solo dal prossimo mandato. Per la maggioranza attuale non si applicano le quote rosa: la nuova legge, successiva all’elezione di Biancardi, vale dalla prossima consiliatura. Quindi ad oggi c’è una sola esponente femminile in aula, ed è all’opposizione: Vincenza Luciano (Avella Viva).

Quadrelle, 1.949 abitanti, è piccolo ma già vanta una donna sindaco nelle precedenti amministrazioni. E’ Lucia Napolitano, che oggi è consigliere di maggioranza. Vicesindaco è Alfonsina Napolitano.

C’è la sola Jolanda Capriglione (che si candidò pure a sindaco) a reggere il vessillo delle femministe a Sirignano (2.969 abitanti). Nell’esecutivo, invece, tutti in pantaloni. Lo stesso accade a Baiano dove l’esecutivo parla al maschile e l’unica donna è il consigliere di minoranza Gina Conte.  Esempio positivo è invece Sperone, che prima della legge sulle quote rosa (che comunque non l’avrebbe riguardata) ha varato una squadra di governo al femminile: Marisa Napolitano vicesindaco, Sofia D’Anna con lei in Giunta, Marianna D’Anna e Giusy Avverato in Consiglio (maggioranza entrambe).

Un mandamento poco rosa, che dovrà affrontare tra tre anni ad Avella e Baiano il banco di prova delle quote rosa, che potrà restituire alle donne del Baianese maggiore dignità di rappresentanze. Nella speranza che già alla prossima tornata elettorale (nel 2014 non si vota, l’appuntamento è per il 2016) le ragazze si facciano coraggio e si candidino. Magari alla fascia tricolore.

 

 

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