di Nello Lauro (Il Mattino)
CIMITILE. Parità di genere. Il tormentone nazionale diventa anche locale. E se per il Governo Renzi si è raggiunto il 50% di rappresentanza femminile, in molti paesi Nolani c’è ancora “allergia” per le donne in politica. L’ultima polemica è nata da una nota della deputata Pd Michela Rostan e da una lettera del Pd locale firmata dal consigliere comunale Tommaso Panagrosso in cui si dice che “Cimitile non è un paese per donne”. “Abbiamo formalizzato – afferma Rostan – una richiesta di intervento sulla giunta di Cimitile al Ministro dell’Interno, al Prefetto di Napoli e al Presidente della Camera, Laura Boldrini, affinchè il sindaco Provvisiero rimoduli il suo esecutivo e rispetti il principio della parità di genere. È inaccettabile che in una giunta comunale nel 2014 non vi sia neanche una donna: è anacronistico e sbagliato”. “Nel Comune di Cimitile risiedono 8000 persone e più della metà sono donne – continua Panagrosso – lo statuto del Comune, non adeguato alla normativa, stabilisce che la giunta è composta dal sindaco e da un numero di assessori (da 4 a 6) che sono scelti tra i consiglieri ma che possono essere anche esterni– aggiunge il consigliere comunale di minoranza – pertanto il sindaco potrebbe nominare almeno un assessore donna. Abbiamo già in passato sollevato la questione, ma senza esito: è evidente che manca la volontà politica”. Non si è fatta attendere la risposta del comune di Cimitile che definisce “strumentale” l’iniziativa del Pd: “Se l’iniziativa della Rostan – dice Nunzio Provvisiero – vuole essere uno stimolo siamo ben lieti di accettare un confronto ricordando l’impegno del Comune in favore del ruolo della donna testimoniato dal rapporto costante e diretto con il Cif (Centro Italia Femminile) di Cimitile per promuovere la partecipazione della donna in tutti i campi, non sono in politica”.