CICCIANO – Uno scontro forte, duro senza esclusioni di colpi (anche bassi). Quello tra il sindaco Raffaele Arvonio e il consigliere di (ex) maggioranza Veria Vassallo è giunto al suo climax nel consiglio comunale. Un rapporto, quello tra Arvonio e Vassallo, mai decollato. A partire dall’indomani – era il 5 giugno 2013 – della composizione della giunta dalla quale Veria Vassallo – tra le più votate – fu esclusa. Una decisione digerita male che la indusse a scrivere una mail dura e privata al primo cittadino, con la spiegazione dei motivi della missiva mai resa pubblica.
In ogni caso il consigliere di maggioranza è rimasto al suo posto con le deleghe al marketing territoriale e alla trasparenza. Tutto sembrava ricostruito all’interno di Paese Futuro fino a quando Veria Vassallo non ha presentato delle osservazioni sul bilancio preventivo in cui sottolineava alcune incongruenze con il programma della lista che vinse le elezioni di maggio, annunciando in quella sede che si sarebbe astenuta dal voto perché qualcosa di promesso era stato tradito. La reazione del sindaco e del gruppo di maggioranza fu univoca e unamine: il 12 dicembre vennero revocate le deleghe al consigliere Vassallo che fu pure cacciata dal gruppo di maggioranza.
La polemica è riscoppiata in tutta la sua potenza nel corso dell’ultimo civico consesso, nel corso del quale Veria Vassallo ha detto: “Le mie deleghe sono state revocate e sono stata cacciata dal gruppo per aver fatto delle osservazioni, queste sono motivazioni antidemocratiche di chi non accetta critiche costruttive. Qui c’è una dittatura”. Un fiume in piena Vassallo che si è riversato anche sulla decisione dell’istituzione del piano parcheggi e su una parte della giunta Arvonio. Il sindaco ha risposto con altrettanta durezza leggendo le motivazioni della revoca delle deleghe e della cacciata dal gruppo di maggioranza: “Veria Vassallo è incompatibile col gioco di squadra, ha avuto un atteggiamento disgregante nei confronti del gruppo ed è stata cacciata”. Uno scontro che ha portato Vassallo ad astenersi su tutti i punti all’ordine del giorno fatta eccezione per l’approvazione del Peba (piano di eliminazione delle barriere architettoniche): “Voterò sempre cose che sono nell’interesse della collettività – ha detto l’ex consigliere di maggioranza – e che rispecchiano il programma per cui sono stata votata dagli elettori”.