di Bianca Bianco (Il Mattino)
BAIANO- “Caro sindaco, mia figlia non può avere bambini. Vorrebbe tanto adottare Carmine Francesco, come fare?”. Capita di aprire la posta del Comune e trovare, accanto a fredde mail istituzionali, una lettera come questa. A scriverla e firmarla è un signore di Genova che ha letto del bimbo abbandonato come un pacco postale in un vagone del treno ed ha deciso di scrivere al sindaco del paese in cui è avvenuto il ritrovamento. Come si risponde ad una lettera così? E alle altre decine di mail, telefonate e richieste di appuntamenti in Comune cui Enrico Montanaro, primo cittadino di Baiano, è stato travolto da quando l’angelo della Circum è venuto una seconda volta al mondo nello scompartimento vuoto di un Metrostar?
“Con il cuore in mano e la legge ben presente” spiega Montanaro, che a tutti quelli che gli hanno chiesto di aiutarli per avere in affido Carmine Francesco ha risposto di rivolgersi, quando i tempi saranno maturi, al Tribunale dei Minori.
“Ci sono giovani coppie speranzose che non si limitano a chiamare ma vengono anche in Comune e si rivolgono a me per avere un consiglio o per intercedere. Ma io non ho alcun potere in questa vicenda e spiego ogni volta che ci sono leggi da rispettare”.
Negli ultimi sei giorni il Municipio è stato travolto da un’ondata di amore trascinata dalla storia del piccolo della Circum, e tutto il dolore ed i dubbi per il gesto di una madre che lascia il figlio in una busta sotto il sedile di un treno sono stati spazzati via dalla solidarietà che anche a Baiano e nel Mandamento si toccano con mano. C’è chi vuole dare il corredino del proprio primogenito, chi vuole regalare la culla del nipotino, chi semplicemente mette mano al portafogli e chiede come donare soldi. Poi ci sono gli imprenditori generosi.
Proprio ieri Montanaro ha ricevuto la telefonata del titolare di una azienda molto nota di Nola che vende corredi ed arredi per i bebè appena nati. L’imprenditore nolano ha spiegato al sindaco che tutto il necessario per la famiglia che avrà in affidamento Carmine Francesco sarà donato dalla sua azienda, dal fasciatoio alla culla, dal passeggino ai primi giocattoli per aiutare chi si prenderà cura di lui e lo proteggerà dalle conseguenze della tragica storia che ha già dovuto subire a pochi giorni di vita.
Il destino di questo bambino è ancora ad un bivio. Pochi giorni restano alla madre, qualora il rimorso fosse troppo grande e decidesse di rimediare all’enormità commessa, per presentarsi in ospedale. Passata questa data, Carmine Francesco sarà dato in affido. Il suo futuro dipende ancora una volta dalla scelta di chi lo ha messo al mondo ma anche dalle indagini dei carabinieri di Baiano, arrivate anch’esse ad un bivio. Nel totale riserbo vengono in queste ore scandagliate tutte le ipotesi che in questi giorni si sono presentate agli inquirenti. C’è certezza sul fatto che è una musulmana, forse del Maghreb, e che ha più di 30 anni. Difficile determinare se appartenga ad una comunità di Napoli o se viva ed abbia una famiglia molto più vicino, nell’area nolana. Le ultime indiscrezioni riferivano che la donna era scesa alla stazione Garibaldi, ma molteplici controlli sono in atto anche a Nola e Cicciano dove la comunità nordafricana è presente ed abbastanza integrata e potrebbe fornire anche utili elementi per arrivare a chi oggi è indagato per maltrattamenti ed abbandono di minore dalla Procura irpina.