NOLA- Sì all’accordo, sì ai sacrifici. I dipendenti dell’Auchan del Vulcano Buono di Nola hanno risposto con un plebiscito al referendum indetto dalle organizzazioni sindacali per decidere l’eventuale adesione al piano presentato dalla multinazionale francese per rilanciare l’ipermercato chiedendo sacrifici ai lavoratori ma risparmiando i licenziamenti. Il sì è stato plebiscitario. Su 226 addetti, 224 aventi diritto hanno votato 214 persone mentre in due hanno votato no. L’esito del referendum, che suggella un lungo periodo di incontri tra sindacati ed azienda, comporta l’inizio della nuova era dell’Auchan di Vulcano Buono (preceduto da quelli di Giugliano e via Argine a Napoli): più ore di lavoro- da 22 a 24 settimanali- e meno soldi in busta paga massimo 50 euro in meno).
Soddisfatto dell’esito referendario l’rsa di Uiltucs Pietro Menna: “Questo accordo- afferma- metterà al sicuro gli esuberi dichiarati dall’azienda. E’ un accordo difensivo, ma differente rispetto a quelli firmati nelle altre realtà della Campania in cui si sono chiesti sacrifici maggiori. L’Uiltcus ha lavorato al meglio anche in una situazione delicata come quella attuale. La grandissima maggioranza raggiunta ai voti rafforza il nostro operato come sindacato. Visti i risultati delle votazioni, i lavoratori hanno dimostrato di credere nel rilancio dell’ipermercato Auchan”.
Nel frattempo al Vulcano Buono l’Auchan continua il suo dimensionamento. Come noto, l’ipermercato per scelta dei vertici aziendali si è ‘ristretto’ passando da 14mila ad 8500 metri quadrati. Una scelta compensata dall’avvio di una strategia sui prezzi più aggressiva.