NOLA- Tutti lo conoscono anche perché fece parte del pool di “Mani pulite” negli anni bui di Tangentopoli. Pochi sanno che Ferardo D’Ambrosio, il magistrato scomparso ieri all’età di 83 anni a Milano, ha iniziato la carriera a Nola, presso la Procura della Repubblica.
D’Ambrosio, nato a Santa Maria a Vico nel 1930, si laureò in Giurisprudenza alla Federico II a Napoli per poi entrare in magistratura nel 1957. Subito dopo fu assegnato al suo primo incarico presso la Procura nolana, e poi trasferito a Voghera, nel Milanese. A Milano arrivò come pretore civile. dopo 5 anni divenne giudice istruttore penale (tra le inchieste seguite quella su Piazza Fontana) e nell’81 arrivò l’incarico alla Procura Generale di Milano con funzione di sostituto procuratore generale. Il suo nome, nonostante si sia occupato anche di altri processi scottanti come quello sulla morte dell’anarchico Pinelli (mandò assolto il commissario Calabresi) resta legata all’inchiesta su “Mani pulite” legata a Tangemtopoli, iniziata nel 1992.