di Carmen Fusco (Il Mattino)
LIVERI- Vocazioni in crisi: l’ordine francescano dei frati minori chiude il convento di Santa Maria a Parete a Liveri e 21 sindaci dell’area nolana lanciano l’appello al ministro provinciale di Napoli. I tre religiosi che tengono in vita la struttura che sorge accanto al santuario meta di migliaia di pellegrini lasceranno il monastero dopo l’11 maggio, quando cioè terminerà l’anno giubilare concesso dal Papa in occasione del cinquecentesimo anniversario dell’apparizione della Vergine venerata nel suggestivo e storico luogo di culto. Da qui la richiesta di “una ulteriore riflessione sulle scelte di abbandonare la reggenza del santuario e di rimandare la scelta della chiusura del convento”.
A mettere in moto l’iniziativa delle fasce tricolori del territorio è stato il giovane primo cittadino di Liveri Raffaele Coppola secondo il quale “si tratterebbe dell’insanabile perdita di un punto di riferimento che ha formato ed educato numerose generazioni, me compreso”. Non a caso a sottolineare l’importanza della presenza della comunità religiosa i primi cittadini, nella lettera indirizzata anche al vescovo di Nola Beniamino Depalma, sottolineano che “fin dal 1894 la famiglia francescana, custode premurosa, efficace e rigorosa del santuario, si prende cura del culto, dei luoghi e dell’anima, perpetuando il messaggio mariano che il Signore ha voluto affidare, 500 anni fa, alla nostra terra, al nostro popolo”.
Affermazioni questa ultime sostenute sottoscritte da tutti i colleghi cui Coppola si è rivolto: da quello di Nola a quello di San Vitaliano, dal sindaco di Mariglianella al sindaco di Tufino, dal primo cittadino di Palma Campania al primo cittadino di Visciano. Idee e cultura politica a parte, si sono dichiarati tutti “attenti pellegrini del santuario di Santa Maria a Parete” ed insieme hanno voluto sottolineare la necessità di una “presenza francescana che ha donato slancio e credibilità ad una realtà che è ormai fonte di fede, salvezza e spiritualità in una terra socialmente affranta e martoriata, sotto tutti i punti di vista”.
“Con l’aiuto dei frati minori – si legge infatti nel testo – il culto della Vergine ha segnato fortemente la città di Liveri tanto che nel 2005 è riuscita ad ottenere con la benedizione del sommo Pontefice la modifica dello stemma e del gonfalone del Comune, arricchiti dalla dicitura “Civitas Mariae”. Non che sia in pericolo l’attività del santuario per il quale in ogni caso sarebbe predisposta un’altra guida ma, ha sottolineato con convinzione Coppola “la vita, la storia ed il destino del santuario di Liveri e dell’ordine dei frati minori sono ormai intrecciati indissolubilmente: generazioni di frati hanno vissuto importanti esperienze di formazione in questo convento ed ancor più numerose generazioni di fedeli hanno scoperto, amato ed abbracciato la spiritualità francescana”. Da qui l’appello, l’invocazione ad una “pausa di riflessione” da parte dei sindaci: “lo chiediamo non solo da responsabili delle singole realtà del territorio ma anche da ferventi cattolici che hanno sempre trovato nel santuario di Liveri un punto di riferimento per giornate di spiritualità anche dedicate agli amministratori locali, luogo sacro di riferimento per tante persone del nostro territorio”.