SAN PAOLO BEL SITO- Si sta svolgendo nel Bel Sito la raccolta firme per la petizione al fine di istituire gli istituti di partecipazione popolare, obbligatori dal 2000 con il decreto legislativo 267, per regolamentare i referendum consultivi ed abrogativi.
“Abbiamo dato inizio ad una raccolta di firme in piazza – affermano gli attivisti – per sollecitare l’attuazione dei referendum consultivi ed abrogativi a livello comunale nonché per la regolamentazione delle petizioni delle istanze e delle proposte. Facciamo leva su quanto ci è garantito dalla legge. I nostri concittadini hanno risposto all’appello. Siamo rimasti esterrefatti dal risultato ottenuto, non ci aspettavamo tanti consensi, considerata la realtà del nostro paese”.
“Ci siamo resi conto che le persone hanno paura,- continua la nota-, paura di metterci la faccia, ma questi sono timori infondati. Si tratta di comportamenti dettati da consuetudini tipiche dei paesini. Nonostante ciò la gente è venuta, ha firmato e si è sentita partecipe”.
“Vogliamo restituire la parola ai cittadini. La democrazia diretta è uno degli strumenti più efficaci per perseguire questo ideale. A tal proposito abbiamo studiato diversi criteri con i quali sarebbe possibile istituire un regolamento comunale che dia ampia voce in capitolo ai cittadini, rendendoli partecipi della cosa pubblica. Abbiamo ricevuto anche telefonate da amministratori locali che volevano conoscere i dettagli di questa raccolta firme, li abbiamo invitati a partecipare e firmare, ma nessuno si è presentato”.
Il portavoce del gruppo,Luigi Iovino, lancia, particolarmente, delle frecciate all’opposizione: “L’aula consiliare dovrebbe essere il luogo in cui i cittadini prendono visione del comportamento dei loro amministratori, se non ci autorizzano a riprendere i consigli e non vogliono affiggere i manifesti per pubblicizzare il consiglio comunale, è chiaro che si cerca di allontanare sempre più i cittadini dalle istituzioni ed è anche per questo motivo che intendiamo portare gli istituti di partecipazione diretta a San Paolo. Se la maggioranza non ha, come più volte dimostrato, intenzione di voler pubblicizzare le sedute consiliari, l’opposizione continua ad acconsentire questo comportamento, rimanendo del tutto inerte”
“l’opposizione – continua il portavoce Iovino – deve essere fatta attraverso gli strumenti resi disponibili ad ogni consigliere, non con degli slogan privi di contenuti. Evidentemente la situazione nazionale riflette quella locale, per questo dormono per 4 anno risvegliandosi puntualmente un anno prima delle amministrative “
“Noi continueremo ad essere l’unica vera opposizione – conclude Iovino – così come lo è il movimento a livello nazionale, anche fuori dal palazzo, dato che san paolo non ne ha mai visto una”