di Bianca Bianco
BAIANESE- Da decenni nel Mandamento baianese mancava una struttura dedicata all’arte, che fosse quella di Euterpe o semplicemente la “settima”. Mancava un palcoscenico, così come ancor oggi manca un cinema che consenta agli abitanti dei sei comuni di scaldare il cuore e la mente assistendo ad uno spettacolo senza doversi annichilire per forza negli spazi caotici di un centro commerciale.
L’ultimo cinema è stato il “Colosseo” di Baiano, oggi ancora oggetto di lavori di ristrutturazione. C’erano poi la sala azzurra ad Avella, ed i cinema Sarno e Santa Filomena a Baiano e Mugnano: scomparsi con l’arrivo dei vhs, a loro volta anni più tardi schiacciati dal digitale. Di teatri c’era solo il “Colosseo” al centro di Baiano, poi per anni le assi calcate dalle compagnie teatrali amatoriali locali sono state le scuole e le palestre. In periodi più recenti si è iniziato ad utilizzare l’anfiteatro romano e il giardino del Palazzo ducale ad Avella.
Una gravissima mancanza per un territorio che cerca la sua unità, ma che si sente già unito al di là delle mappe e delle delibere. Una mancanza che si aggiunge a quella di biblioteche fornite e ben tenute (quelle comunali ci sono, ma sono piccole e poco frequentate) e di librerie (l’ultimo negozio di libri, quello di Franco Scotto nel corso di Baiano, chiuse per manifesta indifferenza dello scarso pubblico lettore della zona e per l’aggressione dei megastore).
Insomma, per anni nel Baianese accanto alla mancanza di una politica seria in molteplici settori (sviluppo urbano e cementificazione selvaggia, ambiente, sicurezza), si è anche avuta una perdita di momenti condivisi, come il semplice recarsi nel comune confinante per assistere ad un film o ad uno spettacolo.
Per questo molti hanno accolto con favore ed entusiasmo la nascita del “Teatro Biancardi” ad Avella, struttura di 200 posti che sarà inaugurata il 7 febbraio con Pasquale Sommese (assessore regionale al Turimso) e Stefano Caldoro (presidente della Regione). Un teatro piccolo ma che conta di portare in paese, e quindi nel Baianese, una serie di compagnie teatrali e di musicisti per spettacoli fruibili da un numero purtroppo limitato di persone (duecento sono davvero poche). L’augurio è che il teatro non si trasformi solo in palcoscenico per attori del posto (ad Avella ci sono tante belle e vivaci compagnie amatoriali) ma anche per kermesse che puntano un po’ più in alto e che coinvolgano tutto il Mandamento e non solo la frizzante e bella Avella.
Piace immaginare, poi, che il nuovo Teatro Biancardi possa accogliere i fermenti dei ragazzi, diventando un laboratorio per chi vuole fare arte e comunicazione e non restare un luogo freddo e chiuso a doppia mandata (per questo ultimo aspetto molto dovrà lavorare il direttore artistico Nicola Canonico). Insomma, un teatro che si apra alla voglia di fare comunità, alla voglia di fare arte ed alla necessità, per questo territorio di confine, di ricominciare a crescere. Tutti insieme.