di Nello Lauro (Il Mattino)
CICCIANO- Chi li chiama ancora pazzi è politicamente scorretto. Chi li definisce criminali ingigantisce le cose. Ma quelli chiamati manicomi devono chiudere e gli ospiti trovare una nuova sistemazione. Ed ecco che in Campania, nel giro di 18 mesi, sorgeranno 8 strutture sanitarie extraospedaliere per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, quelli che una volta venivano definiti manicomi giudiziari. Tre saranno ubicate in provincia di Napoli (una nel capoluogo), 2 in provincia di Caserta, il resto distribuite nelle province di Avellino, Benevento e Salerno per una spesa complessiva di 19 milioni di euro (95% a carico dello stato, 5% a carico della Regione). Una delle prime strutture sarà edificata – nei prossimi 15 mesi – a Cicciano dove il comune ha ottenuto un finanziamento di 3,5 milioni di euro per un complesso nuovo (in un primo momento si era pensato all’ex casa mandamentale) a due livelli – su un’area di 1600 metri quadrati – con 20 posti letto che servirà un bacino di oltre 400mila abitanti. Il primo piano sarà destinato alle attività riabilitative e di integrazione (laboratori espressivi, corsi di formazione e avviamento al lavoro) mentre il secondo piano avrà le stanze e altri locali di supporto cono spazio destinato alle attività riabilitative. Qui dovranno essere assistite le persone con grave disagio psichico in regime della privazione della libertà. Una scelta che farà discutere la comunità ma il sindaco Raffaele Arvonio è soddisfatto: “E’ una grande opportunità per la città anche per la ricaduta occupazionale che potrà avere, a Cicciano ci sarà una delle prime strutture in Italia a poter dare un servizio importante per il sociale”.