NOLA- Primo dibattito a quattro voci per le Primarie di “Nola che cambia”. I candidati che si contendono la candidatura a sindaco a capo della coalizione, Maurizio Costagliola, Gianluca Napolitano, Francesco Passaro e Mariafranca Tripaldi si sono confrontati ieri mattina presso la Sala del Mutilato in via Fonseca a Nola. Sul piatto, argomenti diversi e di attualità a Nola. Un dibattito molto partecipato dalla cittadinanza, oltre 150 i presenti presso la sala convegni, indice di una grande curiosità ed aspettativa sulle proposte dei candidati.
I quattro aspiranti primi cittadini si sono soffermati su aspetti diversi: dal funzionamento della macchina burocratica dell’ente dopo lo scandalo Mandatopoli, ai Beni culturali alla ‘questione morale’ che riguarda Nola da quando alcuni avvenimenti hanno avvelenato la gestione della cosa pubblica (il più recente è la sospensione del trasporto scolastico per sospetta infiltrazione mafiosa nella ditta titolare del servizio). Ma andiamo per punti.
MACCHINA BUROCRATICA: Per Costagliola, il candidato outsider, o meglio indipendente, per rinnovare la gestione della cosa pubblica si deve ripartire da zero. Letteralmente. Cioè mandando via gli attuali dirigenti, dando nuova linfa all’apparato burocratico e prevedendo un rigido monitoraggio delle capacità e dei risultati. Per Napolitano la macchina amministrativa è la causa di molti dei mali nolani, vista lo scarso rendimento dei dirigenti, le scarse risorse che costringono ad avere un super dirigente (Montazzoli) con molte competenze e visti i casi Lanzaro e Stefanile (comandante della Municipale e dirigente ai Beni culturali) mandati via anticipatamente dall’amministrazione e rientrati con risarcimento a colpi di sentenze del tribunale del Lavoro. Per Passaro gli ultimi dieci anni sono stati caratterizzati da una gestione dirigenziale da dimenticare, in cui è mancata organizzazione. I dirigenti hanno spesso distrutto quanto costruito prima, nonostante compensi record (fino a 250mila euro lordi l’anno), e mancano di contatto con il personale, lasciato allo sbando. Per Tripaldi il problema della macchina comunale sta nella coincidenza tra politica e gestione della cosa pubblica, una coincidenza in senso letterale visto che ciascuno può essere portatore di voti. Da superare il nodo delle competenze, spesso difficile da sciogliere, ed instaurare un nucleo di controllo dei dirigenti.
BENI CULTURALI: Per Costagliola la ricetta sta nel risveglio della coscienza dei cittadini sull’enorme patrimonio storico artistico della città. Un patrimonio affondato nell’indifferenza, sia dei comuni cittadini sia dei rappresentanti regionali e nazionali delle istituzioni politiche. L’esempio è il villaggio preistorico di via Croce del Papa. Per Napolitano si deve valorizzare la Festa dei Gigli, appena insignita del riconoscimento Unesco, puntando sulla Fondazione, oggi indebolita da mancanza di programmazione e strumenti finanziari; ridare un senso al Parco Letterario Giordano Bruno, che oggi organizza in fretta e furia un festival bruniano in totale assenza di programmi e promozione; ricordarsi dei cantieri in corso: Museo della cartapesta, S. Chiara, S. Maria La Nova ed ex palestra Carducci. Per Passaro i beni culturali sono una risorsa che va valorizzata attraverso una rete intercomunale ed una cultura della ricettività oggi assente. Per Tripaldi puntare sui beni culturali significa renderli visitabili, perché oggi non tutti lo sono, farli divenire parte di un circuito, censirli e inserirli in un progetto che preveda al primo posto l’accoglienza.
LEGALITA’ – Sul tema della legalità, delle infiltrazioni della camorra e sulla questione morale, Costagliola ha invitato i nolani ad una presa di coscienza, ad un ragionamento sulle singole responsabilità derivanti dai piccoli e grandi gesti illegali. Per Napolitano la “questione morale” è prioritaria dopo i recenti avvenimenti che hanno riguardato Nola, città che fa parte di un territorio ad alta infiltrazione camorrista: quindi serve maggiore trasparenza, maggiore impegno nel delicato argomento appalti. Anche per Passaro Nola ed il Nolano soso stati e continuano ad essere territori che fanno gola alla malavita che si infiltra nei suoi meccanismi. Manca però un riconoscimento delle responsabilità per quanto avviene e sta avvenendo, come nel caso del trasporto scolastico sospeso o nel caso Mandatopoli. Per Tripaldi oggi parlare di legalità significa affrontare un tema su cui molti dimostrano indifferenza o ignoranza. Una mancanza di sensibilità sul tema che va combattuta e superata con l’impegno della parte buona della politica.
I COMMENTI SU FB DOPO L’INCONTRO– Francesco Passaro: “A parte le belle cose che ci siamo detti durante il confronto, non tutte le cose dette o fatte dagli amici candidati mi convincono, anzi credo che molte cose debbano essere oggetto di dibattito, anche con domande non decise prima, in modo da avere maggiore spontaneità e sincerità nelle risposte e da capire bene le soluzioni che intendiamo prendere sulle problematiche presenti. E’ vero che la coalizione e’ coesa e determinata ma e’ anche vero che chi ha la pretesa di guidarla deve convincere sui fatti, sulle prospettive politiche, sulla linearità di percorso. Le mie riflessioni vogliono essere uno stimolo a dibattere, ad affrontare i problemi amministrativi e politici che, all’ indomani delle primarie, si presenteranno. Perche’ noi queste elezioni le vinceremo”. Gianluca Napolitano commenta così: “Grande partecipazione stamane al primo confronto tra i 4 candidati alle Primarie. Incontri, idee, discussioni, perché le nostre sono primarie vere. Siamo gli unici ad avere il coraggio di farle, i vecchi politici le evitano forse per paura del giudizio dei cittadini. E preferiscono come al solito far scegliere il candidato sindaco di Nola a qualcun altro. Noi invece ci mettiamo in gioco”.