NOLA- Cosa sarà dell’Auchan di Nola? Nessuna chiusura, ma ridimensionamento. Nessun licenziamento, almeno per un anno. Come anticipato dal giornalelocale che ha seguito la vicenda per alcune settimane, il supermercato del Vulcano Buono di Nola ha deciso, dopo avere presentato in autunno un piano industriale molto drastico ed avere raggiunto un accordo ‘peggiorativo’ con i dipendenti attraverso la mediazione sindacale a gennaio, di ridimensionare il grande magazzino. Una scelta che ha ‘salvato’ i posti di lavoro (i dipendenti sono 220) ma comporterà drastici cambiamenti.
LA DIMENSIONE- L’ipermercato della multinazionale francese passa da 14mila ad 8500 metri quadri. Un taglio di quasi 5mila metri quadri in parte già visibile in questi giorni. Due saracinesche del megastore sono chiuse, quindici casse (dieci normali e 5 automatiche) sono interdette, e si stanno spostando i reparti per rendere più compatto l’ambiente. Lo spazio eliminato nell’Auchan sarà destinato ad un’altra attività commerciale appartenente ad un settore merceologico completamente diverso.
I LAVORATORI- Tra commessi, cassiere, magazzinieri ed altre figure, l’Auchan di Nola conta 220 dipendenti. Questi ultimi nei mesi scorsi hanno deciso con referendum di dire sì all’accordo peggiorativo e salvare in questo modo i loro posti di lavoro. L’accordo prevede la stipula di un contratto di solidarietà della durata di un anno, il passaggio delle ore lavorative da 22 a 24 la settimana (dunque due ore in più di lavoro ma non retribuito), l’azzeramento dei permessi accumulati. C’è ora da attendere cosa accadrà tra un anno, alla scadenza del contratto.
PIU’ AGGRESSIVO- Di certo nella strategia della multinazionale francese oltre al taglio di salari e spazi c’è anche quella commerciale. L’ipermercato dovrebbe puntare con maggiore aggressività sulle promozioni, gli sconti, le offerte sui prodotti. Così si spera di attirare chi oggi spende nei discount.