NOLANO- VESUVIANO- Stamane in Audizione alla VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati il Coordinamento Comitati Fuochi presenterà il proprio documento di emendamenti al Decreto Legge sulla terra dei fuochi 136/2013.
A presentare gli emendamenti sarà una delegazione del Coordinamento composta da Lucio Iavarone (Portavoce); Valentina Centonze (Avvocato, referente Coordinamento e componente del Tavolo Legale); Armando Corsini (Avvocato, referente Coordinamento e componente del Tavolo Legale); Antonio Marfella (Oncologo, consulente scientifico Coordinamento e componente del Tavolo medico scientifico); Stefano Tonziello (Tecnico esperto bonifiche, consulente Coordinamento e componente del Tavolo tecnico-scientifico strutturale); Raffaele Semonella (Architetto, referente Coordinamento).
“Il contributo del Coordinamento Comitato Fuochi- si legge nel documento – vuole essere una significativa spinta per rendere efficace un provvedimento ad oggi giudicato lacunoso e troppo ristretto nel proprio raggio d’azione e di intervento, nella speranza che la Commissione faccia propri i suggerimenti e li renda parte del testo che approderà in aula. Solo così potremo dare evidenza ancora una volta della determinante spinta dal basso che questo movimento sta con forza imponendo, dettando l’agenda e l’indirizzo politico locale e nazionale sulla vicenda del disastro ambientale in Terra dei veleni”.
Tra le considerazioni presentate al decreto spicca quella relativa agli aspetti sanitari. In particolare si chiede che le risorse sanitarie vengano ripartite seguendo anche il criterio della vita media alla nascita (garantendo quindi alla Regione Campania le risorse minime necessarie per specifici interventi sanitari a tutela della popolazione) e l’esenzione dei ticket sanitari per le popolazioni residenti nei cosiddetti comuni oggetto di sversamenti illegali di rifiuti tossici. L’emendamento richiede inoltre anche che siano compiute analisi tossicologiche specifiche e mirate alle popolazioni residenti nelle sedi identificate e note di sversamenti illegali di rifiuti tossici e non solo di roghi tossici e l’esecuzione obbligatoriadel biomonitoraggio tossicologico individuale sui vigili del fuoco esposti ai roghi tossici delle province di Napoli e Caserta comparati ai medesimi colleghi ( in uno studio di coorte) non esposti o delle province interne di Avellino Benevento Salerno, o di altre regioni.