di Bianca Bianco (Il Mattino)
QUADRELLE- Festa del majo, giro di vite sulla sicurezza. Dopo i due episodi che hanno funestato le celebrazioni a Baiano ed a Mugnano, scattano i provvedimenti a Quadrelle ed Avella, località nelle quali questa settimana si svolgerà la liturgia dell’albero. Il majo è infatti un culto diffuso in tutti i paesi del Baianese, con comuni origini pagane legate alla antica vocazione rurale di questi territori ma dedicati a santi diversi. A Quadrelle il majo di Sant’Antonio Abate si festeggerà venerdì 17 gennaio; qui il sindaco Nicola Masi ha già firmato una ordinanza di divieto di spari. Il provvedimento risale al 10 gennaio quando il primo cittadino ha disposto che vista l’abitudine, durante la tirata degli alberi fino in paese, di “utilizzare armi da sparo anche a salve e petardi di ogni genere” e considerato che “tali circostanze collidono col clima festoso del momento e rischiano invece di incidere negativamente sotto l’aspetto dell’ordine e della sicurezza ed incolumità pubblica”, si debba imporre il divieto di utilizzo di “armi comuni da sparo, repliche di armi antiche ad avancarica e di qualsiasi arma da fuoco anche a salve, nonché lo sparo di petardi di ogni genere”. Tutto questo per salvaguardare la sicurezza durante la manifestazione ed evitare che si ripeta quanto accaduto a Baiano il giorno di Natale, quando il trentenne Giuseppe Lippiello rimase seriamente ferito dallo scoppio dei petardi contenuti nel suo zaino. Le disposizioni adottate a Quadrelle vengono ribadite ad Avella, dove la festa si svolgerà in onore di San Sebastiano domenica 19 gennaio. Anche qui arriva l’ordinanza firmata dal sindaco Domenico Biancardi con cui si vieta lo sparo dei fuochi d’artificio di qualsiasi natura, sia sulle montagne in cui avviene il taglio dell’albero sia durante il corteo. Inoltre si impone il divieto assoluto di consumo di alcolici durante il percorso, al fine di tutelare chi si occupa di trainare e poi issare il fusto e chi assiste alla processione. Prescrizioni cui si è associato anche il Comitato festa che ha invitato i partecipanti a rispettare lo statuto dell’ente festa, che vieta lo scoppio di mortaretti e l’abuso di alcolici. Una serie di disposizioni a cui i sindaci invitano ad adeguarsi per evitare che la liturgia dell’albero continui ad essere la rappresentazione senza regole di una tradizione radicata. Imposizioni cui ci si dovrà attenere anche per il taglio degli alberi; dopo il sequestro da parte della Forestale di tutti i faggi abbattuti a Mugnano perché tagliati senza autorizzazione, anche su questo aspetto vengono dettate precise norme. A Quadrelle il sindaco Masi ha autorizzato solo il taglio di cinque alberi, mentre ad Avella ne saranno sacrificati solo due. Dopo le polemiche degli ambientalisti e i controlli della Forestale, pure su questo aspetto le amministrazioni chiedono cautela e ordine da parte degli organizzatori delle feste.