sabato, Novembre 23, 2024
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Il riscatto del Nolano passa per la cultura e la legalità, un esempio dal Liceo Medi di Cicciano

di Carmela Iovino

CICCIANO- Un binomio significativo quello celebrato ieri pomeriggio nel Liceo “E.Medi” di Cicciano: “Merito e legalità”, infatti, è stato il nome scelto per la manifestazione promossa dall’Istituto superiore per premiare le sue “eccellenze”, ovvero gli studenti che nell’anno scolastico 2012/2013 hanno ottenuto la media più alta nello scrutinio finale. Per l’occasione si è svolto anche un dibattito sul tema con rappresentanti delle Istituzioni: il sindaco di Cicciano Raffaele Arvonio, l’onorevole Pd Massimiliano Manfredi, il Procuratore capo di Nola Paolo Mancuso e il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli, il Colonnello Marco Minicucci. Moderatore dell’incontro il giornalista Michele Mezza. Presenti all’evento, inoltre, anche diversi sindaci dell’area nolana e tre ex allievi ed eccellenze del Medi (un cardiochirurgo, una ricercatrice e un archeologo), che hanno portato la loro esperienza ai nuovi studenti come prova concreta che “il merito paga”.

Ad aprire i lavori, il dirigente scolastico Pasquale Amato che ha spiegato così il senso del connubio merito-legalità: “Dove c’è cultura diffusa non ci può essere illegalità e perciò la scuola deve coniugare merito e legalità per uscire dal degrado di un territorio, quello nolano, martoriato dalla criminalità”. Sulla stessa scia l’invito della fascia tricolore del paese agli studenti a “non abbandonare mai la voglia di studiare e non farsi ingannare dalle strade facili per la progressione sociale perché solo l’impegno premia davvero”. Per Mancuso, invece, fondamentale è il “principio di responsabilità”, colonna portante dell’edificio della legalità. Nel caso specifico, poi, compito ed eventuale “merito” del magistrato, ritiene il Procuratore, è “tutelare i diritti dei cittadini”, “comprendere la reale richiesta fattagli dal territorio”, valutare “le risorse che ha a disposizione” e attendere “la risposta della cittadinanza e delle Istituzioni”. Il Colonnello Minicucci, invece, preferisce puntare sui doveri come fondamento della legalità: “Questo è il merito che ogni cittadino deve avere: essere esempio per gli altri nel rispetto delle regole, già dalle piccole cose”. Il militare, inoltre, si dice dubbioso sull’inscindibilità del binomio merito-legalità, due aspetti che oggi non sempre camminano, a suo avviso, l’uno al fianco dell’altro, che potrebbero, però, ricongiungersi grazie all’azione unificata di famiglia, istituzioni e scuola nel portare avanti una “campagna di sensibilizzazione” che dimostri ai giovani che “l’illegalità non paga e porta solo a una vita breve o senza libertà”. L’onorevole Manfredi, dal canto suo, punta il dito sulla politica locale, accusandola di “non aver scelto” a suo tempo di stare dalla parte della cultura, “vero petrolio del nostro territorio”, e, di conseguenza, della legalità, di aver “frammentato le risorse” e “aver perso delle grandi opportunità”. Questa, secondo il deputato, infatti, l’origine della situazione di emergenza attuale, anche se, aggiunge, “è proprio nei periodi di crisi che può uscire la buona politica, perché quando le risorse sono poche si vede il coraggio delle scelte”.

Tutti gli interlocutori, poi, si sono trovati d’accordo nell’abbattere il luogo comune dell’assenza di meritocrazia in Italia, sottolineando soltanto la necessità che la politica dia a tutti pari opportunità di far valere il proprio talento e le proprie capacità individuali, assicurando l’uguaglianza nel diritto allo studio. Posta, infine, dal sindaco di Casamarciano Andrea Manzi all’attenzione degli interlocutori anche la questione dei rifiuti e dello Stir di Tufino, divenuto secondo il primo cittadino “la discarica di Napoli e Provincia”. A tal proposito, il Procuratore Mancuso, “da napoletano”, ha espresso “vergogna” per quella che ha definito una “scelta insensata e contro il rispetto e la lealtà”, ma secondo il magistrato la risposta al problema, in questo caso, dovrebbe arrivare dalla politica piuttosto che dal settore giudiziario.

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