di Bianca Bianco
MUGNANO DEL CARDINALE- Da festa dell’albero a festa…all’albero. Si conclude con il sequestro di tutti i mai, i faggi portati in piazza Umberto I ieri sera, questa sfortunatissima edizione della manifestazione religiosa dedicata a Santa Filomena. Un operaio 52enne che assisteva al corteo ieri sera è rimasto gravemente ferito, avendo subito lo schiacciamento del piede destro nel corso delle operazioni di traino di uno dei fusti. L’uomo ha subito poi l’amputazione dell’arto all’ospedale Cardarelli di Napoli. Questa mattina invece gli agenti del Corpo forestale dello Stato della stazione di Avella, coordinati dal comandante Savieriano, hanno sequestrato 11 faggi, cioè tutte le piante portate in piazza. Quella più alta è un faggio di 21 metri, del peso di 180 quintali. Il sequestro è scattato per “taglio dei faggi non autorizzato dagli organi preposti”. Una ennesima tegola sulla festa, che di solito si conclude con l’asta della legna e la donazione al Santuario di Santa Filomena.
Dopo il dolore per il ferimento del carpentiere 52nne, è ora il giorno della riflessione sulle regole che devono disciplinare la tirata dei mai. Dopo l’incidente di Baiano (dove a Natale un ragazzo rimase ferito dallo scoppio di petardi durante il corteo dei sarcinielli), questo nuovo incidente durante la celebrazione del culto arboreo amato nel Mandamento. Nel caso di Baiano si sta già lavorando ad una carta di intenti per disciplinare ogni fase della manifestazione. Per Mugnano ed altri comuni si impone una regolamentazione sul numero di alberi che si possono abbattere. Il Comune con delibera di giunta aveva autorizzato 7 tagli, a valle ne sono arrivati 11. Tutti tagliati senza placet. Una pratica che ferisce le montagne del paese, contro la quale alcune associazioni cittadine hanno pure scritto una lettera aperta ai sindaci.
