Il 2014 inizia nel segno dei rincari. Dal primo gennaio cominciano gli aumenti per gli italiani, dal caffè ai trasporti fino alla benzina. Aumenta il costo di spedizione di lettere e raccomandate, che passerà da 70 a 95 centesimi. Mentre le raccomandate passeranno da 3,60 a 5,40 euro.
Più salato anche il caffè alla macchinetta: per colpa dell’aumento dell’Iva (passata dal 4 al 10 percento) anche la tazzina subisce il rincaro del 6%. Nel mirino tutti i prodotti acquistati nei distributori automatici: non solo caffè ma anche bibite e snack.
Carburanti in ascesa libera, come avviene ‘tradizionalmente’ ogni anno: benzina e gasolio hanno raggiunto una media di 1,796 euro al litro la verde e 1,726 euro al litro il diesel.
Micidiale, in tema di tasse e tributi, la Tares, la tassa sui rifiuti che aumenterà fino al 60%. Scattano pure gli incrementi tariffari delle tratte autostradali nazionali, approvati con decreti dei ministri Maurizio Lupi e Fabrizio Saccomanni. L’aumento medio è pari a circa il 3,9%.
In tema di tasse per le persone fisiche e le imprese, il 2 gennaio è anche l’ultimo giorno utile per le persone fisiche per versare l’acconto dell’addizionale Irpef del 25% sulla ‘produzione e vendita di materiale pornografico o di incitamento alla violenza’, (la cosiddetta ‘tassa eticà), relativa all’anno 2013 non effettuato entro la scadenza del 2 dicembre 2013. Per i soggetti Ires la scadenza della ‘porno tax’ è invece il 9 gennaio. Domani, 2 gennaio, invece è l’ultimo giorno utile per le persone fisiche per regolarizzare, attraverso ravvedimento, la seconda o unica data Irpef non effettuata a dicembre. Stessa scadenza anche per il versamento dell’Ivie e dell’Ivafe, ovvero le imposte sul valore degli immobili e delle attività finanziarie detenute all’estero.
Scade sempre domani, per le persone fisiche, anche la possibilità di versare l’acconto Irap che doveva essere saldato entro il 2 dicembre. Lo stesso giorno i locatari e i proprietari di immobili che abbiano esercitato l’opzione per il regime della ‘cedolare secca’, avranno l’ultima possibilità di regolizzare il versamento della rata di acconto che scadeva a dicembre. I contraenti di contratti di locazione che non abbiano optato per la cedolare secca invece, dovranno versare l’imposta di registro sui contratti entro il 30 gennaio.
Venerdì 10 gennaio le imprese che hanno optato per il regime fiscale agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo (previsto dalla legge Finanziaria del 2001) dovranno comunicare all’Agenzia delle entrate i dati contabili delle operazioni effettuate nell’ultimo trimestre. Scade il 15 gennaio invece la possibilità per gli eredi delle persone decedute dopo il 16 febbraio del 2013 (che abbiano presentato la dichiarazione dei redditi per conto del defunto) di versare il saldo dell’Irpef con la maggiorazione dello 0,40%. Stessa scadenza e stesse modalità a carico degli eredi anche per quello che riguarda il versamento del saldo dell’Irap, dell’Iva, del contributo di solidarietà, dell’imposta sugli immobili e delle attività finanziarie detenute all’estero dal defunto. Il 16 gennaio scatta invece l’ultima finestra per il versamento della Tobin tax (l’imposta sulle transazioni finanziarie). La scadenza riguarda non solo le banche, le società fiduciarie o le imprese d’investimento, ma anche i contribuenti individuali che abbiano effettuato transazioni finanziarie senza l’intervento di intermediari o notai. Il 30 gennaio infine, è l’ultima data utile per i titolari di abbonamento alla radio e alla tv, per versare il canone annuale o della rata trimestrale o semestrale. Intanto, sul fronte tariffe, gli aumenti colpiranno, oltre le autostrade, i servizi postali, i trasporti locali, i rifiuti e persino caffè, snack e bibite dei distributori automatici. Dal primo gennaio le tariffe dell’energia elettrica registreranno un incremento dello 0,7%, mentre quelle del gas resteranno invariate.