FOTO DI NELLO LAURO
di Bianca Bianco
Avella. Ancora pochi giorni di libertà. Poi per gli automobilisti avellani scatterà l’obbligo del tagliando per parcheggiare nelle strisce blu. Il servizio di parcheggio a pagamento sarebbe dovuto partire il primo dicembre scorso ma l’amministrazione ha deciso di dare un mese di tolleranza ai cittadini che dovranno adeguarsi alla nuova tariffa per sostare in centro. Il mese è scaduto a capodanno, ma si è deciso di procrastinare la partenza ufficiale del servizio, e quindi l’avvio dei controlli degli ausiliari del traffico, al 7 gennaio. Nella calza della befana gli avellani troveranno il balzello: 60 centesimi di euro all’ora per gli oltre 200 stalli disseminati nel centro. Il pagamento sarà possibile attraverso i parchimetri installati già da tempo dalla ditta incaricata della gestione delle strisce blu. In questi giorni l’ente di piazza Municipio sta provvedendo al rilascio dei permessi per residenti. Circa 70 quelli previsti, ma fino a ieri ne sono stati distribuiti solo trenta. Lo spauracchio strisce blu comunque esiste, alcuni commercianti hanno manifestato disappunto e protestato per la scelta di far pagare il parcheggio e così potenzialmente danneggiare gli affari dei negozi del paese. Ma il sindaco Domenico Biancardi assicura: “Non ci sarà una caccia al tagliando, non cerchiamo di fare soldi facili. Ci saranno margini di tolleranza, i miei concittadini devono accettare con tranquillità questo piccolo cambiamento che migliorerà la vivibilità cittadina”. Non è dello stesso avviso Pellegrino Palmieri, capogruppo di “Centrosinistra per Avella” in Consiglio. Palmieri denuncia: “Ormai siamo al salasso. Nonostante il periodo di tolleranza concesso, sarà difficile per gli avellani sostenere questo nuovo costo, così pure per chi viene da fuori. Questa è una vera e propria tassa sui parcheggi, che va ad aggiungersi alla pressione fiscale già pesante per la nostra comunità”. Tars, Imu, acqua, sostiene Palmieri, strangoleranno le finanze delle famiglie. Nel dettaglio, afferma Palmieri: “ I cittadini di Avella pagheranno per le abitazioni civili 2,85 euro al metro quadro per la tares, ovvero 1,30 euro in più. Con un prelievo superiore alle spese”. Stessa polemica per il costo dell’acqua; Avella non dipende da Alto calore ma gestisce in proprio il servizio idrico con Sperone e Baiano: “Ma- aggiunge Palmieri- applica tariffe superiori rispetto al gestore irpino, di fatto pesando sulle tasche dei contribuenti nonostante l’acqua provenga dalle sue sorgenti”. Una mannaia fiscale rispetto alla quale l’opposizione vuole convocare una assemblea coi cittadini.