NOLA- Polemiche roventi sull’utilizzo del simbolo dell’Unesco su uno striscione dedicato alla Festa dei Gigli di Brusciano. Il caso, scoppiato ieri, è stato discusso anche nel corso della riunione tra Fondazione e assessorato ai beni culturali. A scatenare le ire di molti cultori della kermesse di recente fregiata del riconoscimento come bene immateriale dell’umanità è stata l’apposizione di uno striscione a Nola da parte del Comitato Micciariello che recava in bella vista il simbolo dell’organizzazione dell’Onu che protegge e salvaguarda i beni artistici, sociali, culturali del mondo. Nello stesso striscione, il riferimento alla partecipazione alla Festa dei Gigli di Brusciano del 2014. L’abbinamento Unesco- Gigli di Brusciano è stata la miccia che ha fatto esplodere il caso.
La Rete delle città che si sono gemellate per ottenere il riconoscimento prestigiosissimo comprende sin dal 2004 Nola, Viterbo, Sassari e Palmi. C’era inizialmente anche Gubbio, che poi si sfilò per concorrere da sola. Nessun riferimento a Brusciano, Barra e altri paesi in cui si issano obelischi simili ai gigli di Nola in altri periodi dell’anno e dedicati ad altri santi.
L’accoppiata Unesco- Brusciano è sembrata dunque una stortura rispetto al delicatissimo iter che è stato seguito per ottenere l’ambito sigillo (un iter durato dieci anni e che ha visto in prima fila le diverse amministrazioni di Nola che si sono succedute negli anni e le associazioni), sia un utilizzo indebito di un ‘marchio’ che deve proteggere la kermesse e non stimolare la sua ‘proliferazione’ in eventi ‘spuri’ che pure di recente il vescovo di Nola ha definito “scimmiottature” della festa dedicata a San Paolino.
Assessorato ai Beni culturali e Fondazione hanno analizzato la vicenda ieri sera; sarà il sindaco, competente in questo caso, ad ordinare la rimozione dello striscione.