di Alberto De Sena
NOLA- La conferenza stampa tenutasi per presentare il programma dei festeggiamenti di domenica prossima è stata anche occasione per la Fondazione e per l’assessorato ai Beni Culturali per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. L’attenzione si è focalizzata in particolare sugli attacchi mediatici ricevuti dalla Fondazione sin dall’inizio del suo operato, in particolare sulla reale consistenza giuridica dell’ente presieduto da Soprano.
“La Fondazione è stata sostanzialmente messa completamente sulla graticola – afferma il presidente – in particolare sui social network e da parte della classe politica nolana che, inizialmente, aveva voluto e votato la costituzione della Fondazione stessa, per poi chiederne successivamente la revoca e perfino la liquidazione, per tornare all’antico sistema dell’ente festa. Siamo stati sulla graticola per un problema di carattere burocratico-amministrativo, sostanzialmente era stata avviata la procedura per il riconoscimento della personalità giuridica dell’ente, si è avuto il decreto del prefetto, il quale con l’atto numero 1488 dell’anno 2013, ha inserito l’ente nel registro delle fondazioni tenuto dalla prefettura, il viceprefetto di turno ha notificato personalmente al sottoscritto il decreto del prefetto e l’iscrizione. Credo che questo sia un capitolo definitivamente chiuso e auspico che tutti coloro che sono stati detrattori della fondazione si rimbocchino le maniche per dare una mano, non alla fondazione, ma alla citta della quale essi stessi sono parte e per cui la Fondazione si è messa al servizio sin dal primo giorno.
Altro argomento trattato è quello degli esposti presentati all’Unesco contro la candidatura della Festa dei Gigli di Nola al sigillo.
“I detrattori si esprimono principalmente sulla rete – continua Soprano – l’associazione in questione è la Extra Moenia di Felice Ceparano, la quale dopo l’esposto all’Unesco,, non pago, ha inviato la documentazione agli antropologi accreditati presso l’organizzazione per chiedere un parere sulla situazione, quasi a voler aprire un dibattito, l’altro soggetto interessato è Alfredo Mazz dell’associazione Nola- Bordeaux, il quale ha scritto al presidente della Commissione Nazionale Italiana Giovanni Puglisi di ritornare sui suoi passi in merito alla richiesta di riconoscimento del sigillo per la festa dei gigli. Secondo Mazza la politica nolana sarebbe colpevole di voler sfruttare l’investitura durante la prossima campagna elettorale per le amministrative del 2014, sono discorsi che fanno male alla città e a tutti quelli che si impegnano per il bene di Nola”.