NOLA. Un’aggressione brutale. Animalesca. Una gragnuola di furiosi pugni al termine di una banale lite per viabilità. Una trascurabile questione di precedenza non concessa diventata affare di Stato, pomo della discordia e sorgente della violenza avvenuta nei pressi di un locale del centro, tra i più conosciuti e frequentati della città di Nola. I fatti risalgono al 2009: L.S., 40enne residente nella città bruniana, comincia a litigare dall’abitacolo della sua autovettura con M.P., 40enne di Cicciano, per una precedenza non concessa all’incrocio. Sguardi torvi prima, parolacce astiose e reciproci insulti, poi. L’alterco non bastò: entrambi scesero dalle rispettive vetture e L.S., infuriato, tempestò con una serie di colpi al volto M.P., portatore di handicap. Un pestaggio in piena regola che costrinse il malcapitato 40enne (che scampò in maniera miracolosa l’anno prima a un gravissimo incidente con la motocicletta) alle cure mediche all’ospedale “Santa Maria la Pietà di Nola” dove i medici del nosocomio gli applicarono 11 punti di sutura per rimarginare una profonda e sanguinosa ferita all’occhio e gli diagnosticarono anche un forte trauma cranico per i colpi subiti. Subito scattò la denuncia finita nell’aule di giustizia. E ieri il tribunale di Nola in composizione monocratica (giudice Critelli) ha riconosciuto colpevole il 40enne nolano L.S. e lo ha condannato in primo grado ad un anno di reclusione (pena sospesa perché incensurato). La storia non finisce qui: in sede civile, il 40enne ciccianese M.P. (assistito dall’avvocato Vincenzo Laudanno) che porta ancora sul volto i segni dell’aggressione, chiederà anche il risarcimento dei danni.