Oltre cinquanta interventi nella sola area nolana, trenta nel vicino Avellinese e soprattutto nel Baianese. Il racconto della giornata di acqua, gelo e raffiche di vento vissuta ieri dagli abitanti delle due aree contigue è un bollettino di guerra. Non c’è scappato il morto (come invece accaduto a Roma dove un centauro è stato travolto da un albero sulla via Cristoforo Colombo); non c’è scappato il ferito come a Napoli e nel Salernitano. Ma nel giorno in cui si fa la conta dei danni è bene pure rintracciare i responsabili di queste potenziali sciagure ostacolate solo dalla buona sorte.
ALBERI SRADICATI O CADUTI- Le segnalazioni più numerose ai centralini del 115 di Nola e di Avellino hanno riguardato piante che stavano per cadere, travolte da raffiche impazzite, e di alberi già caduto e finiti lungo le strade ad ostacolare la circolazione. Il vento pare essersi accanito sulla flora locale. Pini caduti nel Rione Iacp di Cicciano, alberi caduti anche in centro ed a Nola, piante sradicate dalla furia di Eolo a Baiano e ad Avella, a Casamarciano ed a Saviano. Una ecatombe floreale che ha dei responsabili, come denuncia anche Carmine Duraccio (“Il Movimento” di Cicciano); Duraccio punta il dito contro la mancanza di manutenzione degli alberi posti lungo le arterie della cittadina del Palio (e non solo di quella). Radici malati, fusti incancreniti, nessun controllo per anni: così accade che una bora nolana travolga e strappi dal suolo anche pesanti arbusti mettendo in pericolo l’incolumità dei cittadini. Interventi d’emergenza anche a Nola, con fusti pericolosamente in bilico lungo le sedi stradali e vigili urbani impegnati tutto il giorno a verificare i rischi.
PALI PERICOLANTI- Pali della pubblica illuminazione pericolanti sono stati segnalati sia nel Nolano che nel Baianese. Ad Avella uno è precipitato al suolo in via De Sanctis, segnalazioni anche da Schiava e da Baiano. Ancora una volta il vento ha piegato ai suoi voleri l’arredo urbano, ma anche in questo caso non mancano le accuse di mancata manutenzione. Molte delle segnalazioni avvenute riguardano pali in cemento già precari.
Diversa la situazione a San Vitaliano, dove l’impalcatura appoggiatasi su un’abitazione è stata tirata giù dal forte vento. Nessuna responsabilità da parte di chi ha montato il ponteggio, come accertato da vigili urbani e vigili del fuoco che hanno compiuto i rilievi.
Così come avviene per le caditoie stradali, che ad ogni pioggia si riempiono e ‘scoppiano’ favorendo l’allagamento delle strade delle nostre zone, così avviene per alberi e pali. Manca la manutenzione ordinaria, manca il controllo costante, mancano i rilievi, mancano le verifiche puntuali. Si interviene quando la tragedia è avvenuta o è stata evitata per un soffio. Si prendono provvedimenti quando il vento ha già spazzato via le domande e posto tutti dinanzi una sola risposta: la forza della natura è sì incontrollabile, ma può essere arginata. Basta il buonsenso. Basta controllare.