di Bianca Bianco (Il Mattino)
BAIANO- Galeotta fu la “ricetta”. Una normale prescrizione di farmaci è costata cara ad un cittadino del Baianese, non tanto per la quantità di medicine acquistate in farmacia, quanto perché da quel documento si è potuti risalire alla sua identità e sanzionarlo per sversamento abusivo di rifiuti.
La vicenda è accaduta a Baiano, ed è stata l’epilogo di una serie di controlli che il Corpo forestale dello Stato di Avella, coordinato dal comandante Saveriano, compie quotidianamente sul territorio mandamentale al fine di scongiurare il diffondersi di discariche abusive.
Gli agenti hanno ispezionato un’area seriamente a rischio, Fontana Vecchia, una zona collinare in cui, nonostante la presenza di una chiesa rurale del Seicento che il Comune vorrebbe acquistare dai proprietari, sono troppi ad abbandonare rifiuti approfittando della lontananza dal centro abitato e della presenza dell’alveo asciutto di un lagno. La rigogliosa vegetazione fa il resto coprendo i segni del passaggio dei “barbari” del sacchetto.
Le divise verdi nel corso dell’ultimo controllo a Fontana Vecchia hanno rinvenuto un grosso sacco scuro, di quelli che si utilizzano proprio per la spazzatura. Hanno quindi deciso di verificare che cosa contenesse, al fine di risalire all’autore del gesto incivile. Dal sacchetto è spuntata fuori una prescrizione sanitaria, firmata da un medico di base, con tanto di dati anagrafici del destinatario della cura. Si tratta di una persona del Baianese che poco dopo ha ricevuto la visita dei Forestali che hanno comminato all’incauto cittadino una sanzione record da seicento euro.
La sbadataggine, ma soprattutto l’inopportuna decisione di lasciare in un luogo da preservare la propria immondizia, ha avuto una salata ripercussione per l’uomo. Nei prossimi giorni il monitoraggio del Corpo forestale dello Stato andrà avanti. Negli ultimi mesi nel Baianese si è raddoppiata la vigilanza sui reati ambientali; il sequestro di una strada-discarica a Baiano, poche settimane fa, è stata una delle operazioni concluse dal nucleo di polizia che tutela l’ambiente.
L’amministrazione baianese, dal canto suo, ha avviato un progetto denominato “Ripuliamo Arciano” che prevede di liberare il bosco cittadino da anni di cumuli avvelenati. Una operazione-pulizia che si spera possa dare ottimi frutti, anche per l’esempio offerto alle giovani generazioni sempre più attente alle problematiche ambientali anche nel Baianese.