La legge di stabilità “cancella” le province di Napoli e Salerno ed altre 50 province italiane che vengono commissariate. Alcune diventeranno aree metropolitane. A questi, si aggiungono altre 20 province già commissariate dall’esecutivo Monti nel 2012.
Ecco le province che scompariranno:
Piemonte: Alessandria, Cuneo, Novara, Torino e Verbano-Cusio-Ossola.
Lombardia: Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Milano, Monza-Brianza e Sondrio.
Emilia Romagna: Piacenza, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Reggio Emilia e Rimini.
Veneto: Padova, Venezia, Verona e Rovigo
Liguria: Savona
Toscana: Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.
Marche: Ascoli Piceno, Fermo, Pesaro e Urbino.
Abruzzo: Chieti, Teramo e Pescara
Umbria: Perugia, Terni.
Lazio: Latina
Puglia: Bari e Bat (Barletta-Andria-Trani)
Calabria: Cosenza e Crotone
Molise: Isernia
Puglia: Lecce
Basilcata: Matera e Potenza.
Campania: Napoli e Salerno.
A queste 50 province si aggiungono quelle commissariate dal 2012: Ancona, Asti, Belluno, Biella, Brindisi, Como, Genova, La Spezia, Roma, Vibo Valentia, Vicenza e quelle commissariate dal 2013: Avellino, Benevento, Catanzaro, Foggia, Frosinone, Massa Carrara, Rieti, Taranto e Varese.