di Bianca Bianco
CASAMARCIANO- Il Comune di Casamarciano trascina (di nuovo) la Regione Campania in un’aula di Tribunale. Stavolta dinanzi il Tar Campania per la questione dei cinque milioni di euro destinati al recupero dei sentieri di Castelcicala e “sottratti” dalla giunta Caldoro per trasferirli alla bonifica del Litorale Domitio. Una ‘ingiustizia’ risanata dai giudici del Consiglio di Stato l’anno scorso, quando con sentenza numero 3346 hanno riconosciuto la bontà delle argomentazioni del comune di Casamarciano “riportando” nelle casse (virtuali finora) degli enti la somma distratta da Palazzo Santa Lucia per risanare un’area distante dall’Agro e dai sentieri.
ALLA …RICERCA DEI 5 MILIONI- I soldi però non sono ancora arrivati, nonostante la pronuncia dei togati di Palazzo Spada. Per questo il sindaco di Casamarciano Andrea Manzi ha promosso giudizio di ottemperanza per ottenere la somma riconosciutagli. Il giudizio di ottemperanza consente, quando una sentenza è passata in giudicato, di ottenere l’esecuzione di quanto in essa stabilito. E questo vuole il primo cittadino casamarcianese, che si trova nuovamente a confrontarsi con l’Avvocatura regionale dopo avere denunciato già una volta l’ente governato da Stefano Caldoro, stavolta per la situazione delle vasche di contenimento di località Cimitero.
I 21 MILIONI “SCOMPARSI”- La storia dei sentieri di Castelcicala è tortuosa e parte dal 2009 e dall’approvazione, da parte dell’allora giunta Bassolino, del famoso (e famigerato) Piano strategico di valorizzazione dell’Area nolana. Progetto fortemente voluto dall’allora assessore all’Agricoltura Gianfranco Nappi e che avrebbe dovuto portare nell’Agro ben 21 milioni di euro per restaurare, bonificare, migliorare i beni culturali ed i siti di interesse del comprensorio. Soldi mai arrivati perché l’appena insediata Giunta Caldoro revocò lo stanziamento, ed in seguito dirottò parte di quei fondi sul litorale domitio, per consentire la bonifica di quel martoriato territorio. Si penalizzava (ancora una volta) il Nolano per bonificare altre aree.
GUERRA GIUDIZIARIA- Non tutti i sindaci però accolsero a braccia conserte questa decisione. Alcuni fecero ricorso al Tar, tra questi il comune di Casamarciano che fece ricorso al Tar. Quest’ultimo con sentenza breve (numero 3081 del 2012), accolse il ricorso per l’annullamento della delibera di giunta regionale numero 61 del 28 febbraio 2012, con cui era stata disposta la rimodulazione dell’intervento per il recupero ambientale dei siti dell’Area Nolana e del Vallo di Lauro in favore del Sin Litorale Domitio Flegreo ed Agro Aversano.
La Regione si oppose dinanzi al Consiglio di Stato, ottenendo la risposta che conosciamo. I cinque milioni spettano ai sentieri. E ora devono essere incassati. Ancora una volta, sarà un giudice a pronunciarsi.