di Bianca Bianco
AVELLA/SPERONE- Si svolgeranno oggi alle 15 i funerali di Francesco Basile, l’ingegnere 68enne freddato da tre colpi di pistola dinanzi il suo cantiere a Sperone. Il medico legale incaricato dalla Procura di Avellino, il dottor Nicola Balzano, ha eseguito l’esame autoptico e restituito la salma ai familiari. La moglie Annamaria, i figli Felice, Angela ed Emiliana potranno celebrare le esequie che si svolgeranno presso la Chiesa della Collegiata ad Avella.
Intanto continuano le indagini sul misterioso agguato al noto professionista originario di Cimitile ma da quaranta anni residente nella cittadina mandamentale. . Un omicidio su cui lavorano da ieri i magistrati della Direzione distrettuale antimafia e i carabinieri del Comando provinciale di Avellino. Il fascicolo è a Napoli, un passaggio obbligato per un episodio che porta il marchio a fuoco della criminalità organizzata. In queste ore si passano al setaccio la vita di Francesco Basile, la situazione patrimoniale dell’impresa e della famiglia, si ascoltano i familiari e gli operai, si verifica ogni singolo aspetto personale e professionale. Gli ultimi contatti lavorativi, i rapporti coi fornitori e coi clienti. Ogni dettaglio sarà scandagliato per spiegare l’orribile fine di un uomo che molti definiscono onesto e senza macchie. Le prime ipotesi al vaglio, vista la storia criminale di queste zone, riguardano l’usura ed il racket. Ma nessuna pista è esclusa, compresa quella dell’edilizia, un settore che dopo un periodo di crisi sta tornando il business per eccellenza. Anche per le mire affaristiche della malavita.
Il punto di partenza degli investigatori è sicuramente l’esecuzione materiale dell’omicidio. Una esecuzione affidata ad uno o più killer professionisti che, come nel caso dell’omicidio di Fortunato Miele, hanno agito con spietata freddezza e cruenta facilità. Anche in questo come nel primo assassinio, si tratta forse di mani esperte, di sicari assoldati nel Napoletano per compiere la sanguinosa commissione. Chi ha agito, non si sa ancora se in auto o in moto, lo ha fatto muovendosi con estrema destrezza tra i vicoli di questa strada ad imbuto che porta sia sulla nazionale delle puglie che all’autostrada. Potrebbero essere persone del posto che conoscono i luoghi? E’ escluso, si tratta di persone che hanno studiato la “mappa” degli spostamenti di Basile per giorni, lo hanno seguito e poi si sono appostati per freddarlo.
Dopo il giorno dello sgomento per la tragica morte di una persona nota nel Baianese, arriva anche il giorno delle legittime domande per chi qui vive e fa politica, per chi amministra e che oggi si chiede cosa stia accadendo. Il sindaco di Avella Domenico Biancardi assicura: “Vedrò gli altri sindaci del Mandamento lunedì per definire lo statuto dell’Unione dei Comuni, e parleremo anche di questo. Poi andremo dal procuratore Cantelmo. Indipendentemente dall’esito delle indagini, si deve chiedere alle forze dell’ordine ed alla procura una maggiore tutela di questa terra. Noi amministratori saremo sentinelle, ma ci dicano cosa dobbiamo fare per uscire da questa drammatica situazione”. Franco Vittoria del Pd, consigliere comunale a Sperone, lancia un appello: “Si deve convocare un consiglio intercomunale straordinario, si deve parlare di queste vicende e incontrare il Prefetto per discutere di sicurezza. Non è col torpore o con il silenzio che si salva questa terra. Per troppo tempo ci siamo creduti immuni da certi fenomeni, è ora di guardare in faccia la realtà”. Una realtà disturbante. Questa non è più “solo” una tana per latitanti come Pasquale Russo o un serbatoio di soldi a strozzo e riciclaggio. La camorra ha alzato il tiro.