Una nota di Sinistra Ecologia e Libertà area nolana affronta la scottante questione di Mandatopoli.
“La notizia degli arresti di 3 dipendenti comunali e un imprenditore e di altri 4 avvisi di garanzia – esordisce in una nota il partito di via Fonseca – rende più chiara la tela della truffa ai danni delle casse comunali e dei cittadini nolani. Tuttavia, questa inchiesta ancora agli albori, non ci parla solo delle responsabilità dei singoli dipendenti ma di un sistema politico che con la sua negligenza e indifferenza alle regole non ha vigilato affinchè non si verificassero le ruberie dei dipendenti infedeli. Le valutazioni penali – prosegue dura la nota -le lasciamo alla magistratura, ma la valutazione politica dice di un contesto politico-amministrativo in cui il centrodestra nolano è stato negli ultimi 10 anni gravemente colpevole, creando le premesse affinchè si potesse delinquere a danno delle casse comunali e delle finanze dei cittadini. Non dimentichiamo che, stando alle spiegazioni fornite da Procura e PG, i dipendenti infedeli avrebbero sottratto le somme illecite attingendo facilmente da bilanci comunali opachi e distorti, appesantiti da i residui passivi mai accertati né verificati (e approvati spesso in violazione dei regolamenti). Con queste premesse, è sconcertante l’arroganza con cui il sindaco, la sua giunta e l’intera maggioranza comunale continuano a nascondersi dietro un dito, senza aprire un benchè minimo squarcio di autocritica e dichiarando perfino soddisfazione per il lavoro della magistratura.
Non sono così soddisfatti i cittadini nolani che continuano a ricevere dal comune servizi a singhiozzo a causa delle difficoltà finanziarie dell’Amministrazione Biancardi, dovuta anche alle clamorose “distrazioni” di una maggioranza alla quale, probabilmente, non ha mai interessato il bene comune ma solo la salvaguardia del proprio pezzetto di potere.
Cada il velo di questa insopportabile ipocrisia. A nostro parere diventa sempre più urgente un passo indietro del sindaco e della sua giunta (già richiesto da tutte le opposizioni) per consentire alla città di chiudere un capitolo nefasto della sua storia e di aprire la strada ad una nuova classe dirigente che abbia a cuore l’interesse di tutti e che possa inaugurare una nuova gestione dell’ammistrazione comunale, una gestione trasparente, democratica e partecipata”.