CAIVANO- Dopo 4 giorni di intesa attività investigativa gli uomini della Polizia Stradale di Napoli – Distaccamento di Nola, diretti dal Primo Dirigente Maurizio Casamassima coordinati dall’Ispettore Superiore Sabatino Arvonio sono giunti all’identificazione dell’autore dell’investimento mortale avvenuto il 10 ottobre scorso all’interno della Zona Industriale di Caivano, in località Via Casa Arcella. Un incidente in cui perse la vita un 51 residente a Caivano. Quella notte un autoarticolato adibito al trasporto di azoto liquido investì mortalmente Stefano Silletti, 51enne di Caivano, lavoratore dipendente della ditta Magneti Marelli che stava raggiungendo il posto di lavoro a piedi . Sul posto, già dai primi rilievi non si escluse l’ipotesi che la persona fosse stata dapprima investita da un’autovettura pirata, datasi poi alla fuga, e che il corpo della vittima fosse stato scaraventato violentemente sotto le ruote dell’autoarticolato in fase di manovra. Infatti grazie alla visione delle immagini delle telecamere di video sorveglianza situate lungo il perimetro della zona la polizia appurò, malgrado la non chiarezza delle immagini, che a causare l’investimento era stata un’ auto e non l’autoarticolato, e per l’esattezza una Renault Twingo. Successivamente grazie alla comparazione di altre immagini con i badge di ingresso e uscita del personale impiegato nella zona industriale, relative all’arco temporale che andava tra le 6 e le 6 e un quarto, orario nel quale è avvenuto l’incidente, è stata possibile l’individuazione dell’autovettura con la quale l’uomo era stato investito. Si trattava proprio di una Renault Twingo di proprietà del suocero di un operaio di una delle aziende presenti nell’ area industriale del quale era stato registrato il transito al badge proprio negli istanti precedenti l’investimento. Si tratta di Vincenzo Saviano, 60enne in Cardito. Raggiunto presso la sua abitazione e alla precisa domanda di dove fosse la Renault Twingo, quasi con gesto liberatorio ha confermato ai poliziotti che aveva causato l’incidente mortale e si era dato alla fuga nascondendo successivamente il veicolo. Infatti l’autovettura investitrice era nascosta all’interno di un box ancora vistosamente danneggiata, in attesa di un intervento di riparazione che ne avrebbe definitivamente impedito l’individuazione. Saviano è stato arrestato per omicidio colposo e omissione di soccorso, ora è ai domiciliari.