CAMPOSANO- Nell’area nolana interrati i rifiuti dell’est. L’accusa è di don Aniello Manganiello, il sacerdote di Camposano fondatore dell’associazione “Ultimi”. In una intervista rilasciata al Corriere della Sere don Aniello accusa: “Ci sono terreni contaminati anche nell’agro nolano, in particolare nei territori vicini ad alcuni centri commerciali. Per questo abbiamo avviato una raccolta di firme in tutti i comuni della zona per sollecitare l’intervento delle autorità competenti sull’emergenza rifiuti tossici”. Il riferimento è ai terreni di Boscofangone, oggetto anche delle dichiarazioni del boss pentito Carmine Alfieri salite alla ribalta delle cronache proprio sul quotidiano di via Solferino. “Camion provenienti anche dall’Est europeo e dall’Inghilterra hanno depositato qui tonnellate di rifiuti. La zona ora è ricca di capannoni industriali e — prosegue don Aniello — sotto ci sono rifiuti altamente pericolosi”. La raccolta firme di “Ultimi”. Che ha già riguardato Camposano, Striano, Saviano, Cimitile, ha l’obiettivo di chiedere interventi di analisi del territorio, la sostituzione delle colture food dei terreni inquinati con piantagioni no-food (come aree boschive), per un tempo non inferiore ai venti anni; monitoraggio sui siti coinvolti negli sversamenti di rifiuti tossici e controllo dei traffici illegali di camion, l’inserimento del reato ambientale nel codice penale con conseguente inasprimento delle misure carcerarie e delle pene pecuniarie e la proposta di reperire risorse attraverso i beni confiscati alla camorra e i proventi delle multe per crimini ambientali.